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Coronavirus. Falcomatà: “Rientrano in Sicilia 150 persone, la politica non è uno show”

“Sto scortando personalmente con l’ausilio della Polizia Municipale, della Polizia Metropolitana, della Guardia Costiera e della Questura di Reggio Calabria le prime 150 persone, tutte residenti in Sicilia, che rientreranno a casa dal porto di Reggio per motivi di sicurezza. Finalmente questa assurda situazione si è sbloccata grazie all’intervento dei ministri Lamorgese, De Micheli, Boccia e del presidente dell’Anci, Decaro. Trovo sinceramente vergognoso che ancora rimangano 80 persone in Calabria perché chi di dovere non è capace di assumersi la responsabilità di decidere”.

Lo dice il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che poi fa riferimento indiretto ai colleghi siciliani, come il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che aveva attaccato poche ore prima.

“La politica è una cosa seria, non è uno show – prosegue -. Chi ancora non riesce a comprenderlo, sta mettendo a serio rischio la salute e la sicurezza di un popolo, quello reggino, che con enormi sacrifici e tanta responsabilità, sta rispettando le regole fin dall’inizio di questa complicata emergenza. Le persone non si respingono come pacchi. Finalmente sblocchiamo una situazione che ha messo in discussione la dignità di ogni essere umano. Non è possibile che più di 200 persone, tra le quali tanti bambini, siano lasciate per quasi 36 ore su una banchina portuale, senza possibilità di andare in bagno, senza viveri, ostaggio di istituzioni incapaci di far rispettare le loro ordinanze e i loro decreti”.