Politica

Elezioni. Le tensioni nel Pd e De Luca si dice “solidale” con Navarra

SICILIA – Navarra escluso, De Luca “solidale” con il suo avversario, il big Cracolici che rinuncia alla candidatura. I collegi blindati. I candidati decisi dai vertici dei partiti e catapultati, complice la legge elettorale, in territori a loro sconosciuti. Le difficoltà di un partito che deve compiere ancora un salto di qualità nel rapporto con gli elettori. Aprire le stanze delle segreterie e rimettersi in connessione con un popolo di astensionisti e delusi della sinistra.

Il Partito democratico, ma il problema investe tutte le forze politiche, è in mezzo a tensioni generate dalle scelte dei candidati alla Camera e al Senato. Pietro Navarra è il grande escluso a Messina, non riconfermato per la corsa. E, con l’astuzia politica che lo contraddistingue, Cateno De Luca, leader di “Sud chiama Nord”, ha manifestato la sua solidarietà, dando la mano simbolicamente al suo avversario, spesso attaccato, per poi denunciare l’assenza di radicamento nel territorio del Pd. Il tutto andando all’attacco del segretario regionale Anthony Barbagallo, primo nome alla Camera Sicilia 2-P03.

A questo si aggiungano le difficoltà a tenere insieme la coalizione progressista a livello regionale. Si vota il 25 settembre, sia per le politiche sia per la Regione siciliana, e in campo nazionale si è registrata la rottura tra Pd e Movimento Cinquestelle.

“Il Pd ha deciso di non dare voce alla Sicilia nel Senato della Repubblica”, ha affermato il dirigente Antonello Cracolici. E non a caso De Luca, in una diretta Facebook, fa riferimento alla genovese Annamaria Furlan, prima della lista nel collegio Senato P01. Anche Antonio Nicita, primo nome al collegio Senato Sicilia P02, pur essendo nato a Siracusa, non viene considerato radicato in Sicilia e la sua attività di docente universitario di Politica economica è avvenuta sempre altrove.

Il gran rifiuto dell’onorevole Cracolici: “Rinuncio alla candidatura al Senato”

Ha scritto Cracolici, esponente di spicco del partito, già assessore e deputato regionale, che era stato inserito come secondo nome dietro Furlan: “Ho comunicato a Letta e a Barbagallo la mia decisione di rinunciare alla candidatura al Senato. Considero un grave errore politico aver indicato nelle posizioni eleggibili nei due collegi siciliani,due persone che non hanno un radicamento in Sicilia. Il Senato, anche per legge, è espressione delle regioni italiane. Il Pd ha deciso di non dare voce alla Sicilia nel Senato della Repubblica”.

“Nel giorno delle regionali, il Pd sceglie parlamentari non siciliani per rappresentare l’isola al Senato”

Aggiunge Cracolici: “Questo errore è tanto più grave perché avviene nello stesso giorno in cui i siciliani sono chiamati ad eleggere il nuovo governo e i parlamentari della Regione. Neanche Renzi, che ha fatto una carneficina, con le liste fatte per la Sicilia cinque anni fa, aveva scelto parlamentari non siciliani per rappresentare la Sicilia al Senato. La mia amarezza è secondaria rispetto alla gravità dell’errore politico fatto che, temo, peserà sull’esito del voto”.

Le sue parole fanno seguito a quelle del deputato uscente messinese Navarra: “Ringrazio Matteo Renzi, l’allora segretario del Pd, per avermi dato l’opportunità di servire il mio Paese in Parlamento e il Partito democratico tutto per l’esperienza vissuta in questi anni tra colleghi di innegabili capacità e senso del dovere”. Come area politica, l’ex rettore potrebbe essere omogeneo con l’area centrista dello stesso Renzi e di Calenda. Ma il futuro politico, in questa fase, è solo un’ipotesi.