Politica

Il centrosinistra a Messina: civico o politico il candidato sindaco ancora non c’è

MESSINA – Un weekend senza candidato. Il centrosinistra di Messina si è riunito sabato 12 e domenica 13 marzo ma non ha sciolto la riserva. In vista delle elezioni amministrative, nella sede del movimento “Cambiamo Messina dal Basso”, le forze politiche progressiste hanno deciso di esplorare due ipotesi: sia quella di un candidato civico, espressione della cosiddetta società civile, delle professioni o dell’associazionismo; sia quella di una candidatura direttamente dall’impronta politica, appartenente al mondo dei partiti.

“Nessuna apertura al centro-destra”

Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo 1 – Mdp di Messina, sottolinea che «si è dato mandato di verificare in queste 24 ore, o qualcosa di più, la possibile disponibilità di due figure alla candidatura a sindaco. Anche all’interno dei singoli schieramenti si sta valutando ogni aspetto in modo attento. Troveremo una soluzione valida ed efficace. Il centro? Parleremo anche a quel mondo ma senza nessuna apertura alle forze del centro-destra», precisa il segretario.

«Non si tratta solo di lanciare un nome: stiamo facendo una riflessione, insieme, su candidato e squadra di assessori privilegiando i contenuti. Saremo leali e compatti», dichiara a sua volta il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca.

Da Giunta a De Domenico e Zafarana: il valzer dei nomi

Dato che il candidato sindaco o la candidata ancora non emerge, per il centrosinistra a Messina, dopo l’incontro nessun rappresentante della coalizione si sbilancia. C’è chi pensa, all’interno dei progressisti, che un nome possibile sia quello del segretario cittadino del Partito democratico, Franco De Domenico. Un altro nome politico spendibile è quello della deputata regionale Valentina Zafarana, del M5s, che però non ha confermato la sua disponibilità.

Un’analoga mancanza di disponibilità è stata comunicata dall’ex assessore alle Attività sociali, nella giunta Providenti, Gaetano Giunta, da sempre espressione della progettualità in ambito sociale. Quest’ultimo, ha fatto sapere, intende proseguire l’impegno come segretario generale della Fondazione di Comunità.

Non mancano i malumori e il consigliere comunale Alessandro Russo, del Pd, ha espresso pubblicamente il suo dissenso: «Il centrosinistra dovrebbe partire dal centrosinistra, ossia dai partiti che stanno a sinistra, e non inseguire chimere neo moderate al centro e cosiddetti campi larghi imposti dall’alto».

Da parte sua, il segretario di Articolo 1, Siracusano, nega invece che ci possano essere imposizioni da Roma o da Palermo: «Siamo tutti d’accordo: nessuna delega su candidato sindaco e squadra di assessori a tavoli regionali e nazionali o imponendo cooptazioni, come purtroppo si registra negli altri schieramenti. Schieramenti che, già nel metodo di lavoro assunto, dimostrano di voler subordinare gli interessi della citta ad alchimie politiche o ambizioni personali».

Il centrosinistra messinese

Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Articolo 1 – Mdp di Messina, i movimenti “Cambiamo Messina dal basso” e “Messina Accomuna”, legati all’esperienza di Renato Accorinti sindaco, e Più Europa, Volt e alcuni gruppi giovanili compongono la coalizione. Non partecipano al tavolo di centrosinistra né Italia Viva di Matteo Renzi né Azione di Carlo Calenda.