Messina. Russo (Pd): "Il centrosinistra non insegua chimere moderate nella scelta del candidato a sindaco"

Messina. Russo (Pd): “Il centrosinistra non insegua chimere moderate nella scelta del candidato a sindaco”

Marco Olivieri

Messina. Russo (Pd): “Il centrosinistra non insegua chimere moderate nella scelta del candidato a sindaco”

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lunedì 14 Marzo 2022 - 07:00

Il consigliere comunale del Partito democratico dice "no" a candidature centriste imposte dall'alto e lontane dai valori di Sinistra

MESSINA – «Niente chimere neo moderate nella scelta del candidato a sindaco di Messina da parte del centrosinistra e niente candidature centriste imposte dall’alto.» Mentre è in corso il tavolo delle formazioni politiche progressiste, interviene il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Russo.

In primo piano la polemica politica: «Il centrosinistra dovrebbe partire dal centrosinistra, ossia dai partiti che stanno a sinistra, perché non c’è alcuna vergogna a proporre un’alternativa politica a Messina che sia chiaramente improntata a valori di inclusione, di lotta alla povertà, di sostenibilità ambientale e di diritti per i cittadini. Di tutti, di tutte, migranti e rifugiati inclusi. Chi si vergogna di questi valori dovrebbe riflettere se stare a sinistra sia o meno la cosa giusta per sé.»

“Dove sarebbe questo spazio al centro a Messina?”

In un post su Facebook, il consigliere comunale ex renziano non le manda a dire a chi vorrebbe un “modello Draghi” o comunque un’attenzione maggiore nei confronti dei cosiddetti moderati: «Aspettare e inseguire chimere neo moderate, tratteggiate da campi più o meno larghi, induce a chiedere chiarimenti: quali sarebbero i partiti della larghezza di campo? Forza Italia? La Lega? Insomma, lo si dica. Aggiungo, dove sarebbe questo spazio al centro?».

Se poi Russo, facendo riferimento a queste “chimere neo moderate”, si senta distante dalle eventuali impostazioni del Partito democratico a guida del segretario cittadino Franco De Domenico, del segretario regionale Anthony Barbagallo e del deputato Pietro Navarra, ciò non viene esplicitato nella nota politica. Tuttavia, da anni il consigliere comunale lamenta una chiusura dei vertici, già ai tempi della guida di Francantonio Genovese, rispetto alle istanze dell’elettorato e alle necessità di un “rinnovamento profondo delle classi dirigenti e di un reale ricambio generazionale”.

“Candidature moderate imposte dall’alto”

«Una candidatura come sindaco “sfonda” al centro quando è credibile, riconosciuta e identificata con serietà e capacità di saper gestire un’amministrazione. Di certo, non prevale perché vanta titoli accademici, nobiliari o a carattere presuntivamente “moderato”, che improvvisamente cala dall’alto sull’elettorato all’ultimo secondo. Così non apporta alcun valore aggiunto», aggiunge Russo e il suo sembra un identikit di un possibile candidato con caratteristiche lontane dal profilo di Sinistra.

Le divisioni nel centrosinistra

Se per il deputato regionale M5s Antonio De Luca il centrosinistra sarà “compatto e leale”, in linea con quanto dichiarato da Domenico Siracusano, coordinatore provinciale di Articolo 1 – Mdp di Messina, l’esponente del Pd in Consiglio comunale ricostruisce uno scenario meno idilliaco e attraversato da confilitti tra chi punta al centro e chi ha cuore l’attenzione alla tradizione progressista.

“L’avversione nei confronti dei consiglieri comunali”

Per Russo, il Pd e il centrosinistra messinesi mostrano «avversione nei confronti di chi, da anni, opera dal Consiglio comunale, dai quartieri o dall’esperienza sul campo attivo nella vita amministrativa di Messina, come se costoro dovessero per anni tirare la carretta per poi non essere presi in considerazione in fase di candidatura. Tutto ciò mi sembra un errore mostruoso, politicamente gravissimo. L’alternativa politica non può essere soltanto un nome che va cercato come ago nel pagliaio, facendo finta che non esistano quanti in questi anni si sono spesi attivamente per cercare di tenere in piedi la bandierina dell’opposizione a De Luca. La città sa chi si è speso in tal senso. Non valorizzare chi si è impegnato seriamente, nel silenzio di tanti, è una grave sciocchezza.»

Chiusure rispetto alla Sinistra

Il consigliere comunale si dichiara pure contrario alle chiusure, a favore delle presunte “chimere centriste”, nei confronti della parte più a Sinistra del mondo politico: «Una candidatura da quell’area sarebbe un danno per i partiti, che a torto si sentono autosufficienti. Lo dice la storia politica di questo ultimo decennio.»

Il partito della Rifondazione Comunista e alcuni movimenti intendono infatti candidare l’ex consigliere Luigi Sturniolo, punto di riferimento anche della Rete No Ponte, che a breve scioglierà la riserva. Da qui il riferimento di Russo, il quale definisce un “grave errore politico” il non considerare quel mondo che “porta valori a tutto il centrosinistra”.

“I ritardi del centrosinistra e le primarie negate”

«Arrivare a questo punto senza aver trovato neppure un’ipotesi di lavoro, bruciando nomi e presunti mondi di riferimento, è segno di incapacità di lettura della città, che ha già sul campo un avversario molto forte da battere. A questo punto, avere escluso in maniera così supponente le primarie, che avrebbero mobilitato, dopo anni di silenzio, candidati, elettori, cittadini, è a oggi un errore ancora più evidente. Dico di più: a questo punto, meglio organizzarle. Non mi preoccupano né i tempi stretti, né le difficoltà. Sempre meglio del silenzio stridente a cui stiamo assistendo», precisa il consigliere del Pd.

“Un Pd sordo alla città vera”

«Se non si comprende che soprattutto il Pd non debba essere ancora una volta così autoreferenziale, egotico e sordo alla città vera, non si sarà capito nulla ancora una volta», sostiene Russo.

Un partito, per il consigliere, «sordo rispetto ai tanti giovani o cittadini impegnati che da anni sono attivi perché credono in una politica diversa e che sono stati abbandonati a loro stessi, invece di essere finalmente chiamati ad avere responsabilità concrete».

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3 commenti

  1. Il consigliere Alessandro Russo si sta autocandidando. Penso che otterebbe un buon risultato alle prossime elezioni. Non ci sarebbe nemmeno bisogno del ballottaggio e così risparmieremmo tempo e denaro.

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  2. Il consigliere Russo del PD potrebbe riproporre la candidatura di Renato Accorinti, sindaco che ha contribuito a far eleggere nel 2013 a danno del candidato sindaco scelto con le primarie del PD. Almeno questa volta sarebbe coerente…

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  3. pietro fiorino 15 Marzo 2022 10:57

    LA CANDIDATURA DEL RETTORE DOTT. CUZZOCREA, SAREBBE POSSIBILE?

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