Chiesa

“Il Don Bosco rivive nella festa e rinasce la speranza di non vederlo chiuso”

MESSINA – Da un gruppo di ex allieve salesiane, impegnate in questo periodo nel tentativo di non perdere l’Istituto “Don Bosco” di Messina, riceviamo e pubblichiamo. L’occasione è stata la veglia per la festa di San Giovanni Bosco.

In una chiesa gremita come non accadeva da tantissimi anni, è stata celebrata la messa in onore di San Giovanni Bosco, presieduta dal direttore dell’Istituto Teologico “San Tommaso “ di Messina don Giuseppe Cassaro. Moltissimi i giovani, che hanno allietato gli animi con i canti e i suoni, e molti di più i meno giovani, accorsi numerosi probabilmente perché spaventati dalle notizie di una possibile chiusura dell’Istituto. E don Giuseppe, nella splendida omelia che ha ripercorso i punti salienti della vita del santo, si è soffermato anche sulla numerosa moltitudine di “fiori di tutte le età” presenti in Chiesa.

Le parole della sua omelia hanno toccato il cuore di tutti e si sono visti anche molti occhi lucidi e qualche lacrima. Intenso il passaggio nel quale ha descritto che Giovannino, rimasto orfano di padre in tenera età, ha avuto in dono da Dio una madre, Margherita, che ha saputo fargli anche da padre, la seconda Madre, Maria Ausiliatrice, che lo ha ispirato per tutta la vita e la terza madre, la Chiesa, che nella persona del Santo Padre Pio IX, ha raccolto tutte le sue richieste e gli ha consentito di realizzare la sua grande opera salesiana, dedicata ai giovani di tutto il mondo.

“Immagino che chi, come me, abbia ascoltato queste parole, abbia rivolto una silenziosa preghiera a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice affinché tocchino il cuore di quanti hanno a cuore l’Istituto Don Bosco delle Figlie di Marie Ausiliatrice di Messina in Via Brescia 7”, sottolinea la dottoressa Alfonsa Pizzo.

Aggiunge l’ex allieva: “Erano tutte li, le suore, felici e meravigliate di tante persone, in una chiesa illuminata e con i corridoi pieni di gente e di luce, come non erano abituate da tempo. Io sono sicura che anche la terza madre di Don Bosco ascolterà la preghiera di tutti coloro che desiderano che l’Istituto non chiuda e saprà trovare i modi e i mezzi adeguati a far rinascere la speranza nel cuore delle ex allieve di Messina. Non può essere diversamente, le preghiere vanno ascoltate e quella che si è levata insieme ai canti in quella chiesa è sicuramente arrivata a tutte e tre le Madri di San Giovanni Bosco”.