MESSINA – La sconfitta col Monopoli oltre a lasciare tanto rammarico è un altro passo non fatto nel breve periodo verso la salvezza diretta. Più grave semmai psicologicamente è stato cedere, per il Messina, la posizione che aveva guadagnato sulla Turris nelle ultime settimane, scendendo nuovamente in 18ª posizione. I campani nell’ultima giornata hanno battuto 2-1 in casa l’Audace Cerignola.
Chiarendo che si rema tutti dalla stessa parte e che quanto ha fatto mister Raciti dal suo arrivo è già di per sé un grande risultato; bisogna ora fare delle valutazioni a mente fredda. Intanto ricordando che l’attuale allenatore del Messina ha preso una squadra ultima, destinata alla retrocessione diretta, e l’ha portata in piena lotta salvezza. Questo grazie anche allo sforzo economico del presidente Sciotto e il lavoro sul mercato del ds Logiudice. La sessione invernale ha ridato quantomeno la speranza a chi ha a cuore le sorti della squadra.
La tanto agognata salvezza diretta si trova adesso a -6 punti, nulla è compromesso nonostante i malumori dopo Fidelis Andria e Monopoli. Le giornate per fare i punti ci sono anche se è comprensibile che ci si voglia portare fuori dalla zona pericolo il più presto possibile. Ma sembra che si dimentichi che la situazione più brutta al momento è già stata superata. La griglia playout non deve essere uno spettro perché non vuol dire retrocessione. Il Messina ha rinforzato di molto la rosa e non deve temere nessuno casomai sarebbe il contrario se arrivasse a disputare gli spareggi salvezza.
La Lega Pro ha annunciato le date dei playoff e playout, al Messina interessano chiaramente quest’ultime. Andata prevista sabato 6 maggio con ritorno il 13, la settimana successiva. Qui entra in gioco la posizione finale che deve essere la migliore possibile perché terminando al quintultimo o quartultimo posto si giocherebbe il ritorno in casa. Ma soprattutto in caso di risultato di parità dopo i due incontri a salvarsi sarà la squadra che si era meglio classificata in graduatoria.
Per questo quella 18ª posizione attuale è da evitare caldamente. Gli incroci vedrebbero la quintultima contro la penultima, primo match in casa della peggior classificata, e quartultima contro terzultima, un dettaglio anche questo che potrebbe fare una differenza.
Il Messina nelle ultime otto di campionato affronterà il Monterosi Tuscia domenica prossima, poi consecutivamente il Potenza e la Turris (19-25 marzo), e all’ultima giornata (23 aprile) il Taranto. Sono tutti scontri diretti da giocare fuori casa, che forse visto il rendimento casalingo è preferibile, e vincendoli varrebbero come punti doppi. Sicuramente più di quanto sarebbero valsi i tre punti contro Audace Cerignola e Monopoli.
Al momento infatti la classifica dalla 10ª posizione in giù recita: Giugliano 37, Latina 37, Potenza 37, Avelino 36, Taranto 36, Gelbison 35, Monterosi Tuscia 31, Turris 30, Messina 29, Viterbese 25, Fidelis Andria 21. È evidente che già battendo il Monterosi il Messina lo scavalcherebbe in classifica e senza una vittoria della Turris a Latina andrebbe al 16° posto in classifica.
La matematica non ha ancora chiuso il discorso salvezza diretta e non va dimenticato che esiste un’altra possibilità: in caso di un distacco superiore di 8 lunghezze, quindi almeno 9 punti, sulla diretta rivale dei playout non si giocherebbe lo spareggio. Quindi se il Messina dovesse chiudere al 16° posto con un vantaggio di nove punti sulla penultima sarebbe salva direttamente a fine aprile.
Immagine in evidenza dal sito ufficiale dell’Acr Messina