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Le analisi: l’acqua è contaminata dal gasolio, il sindaco firma nuova ordinanza

MESSINA – Acqua non potabile in alcune vie del centro. Dalle analisi emerge che l’acqua è contaminata da gasolio. Il sindaco Federico Basile allora ha appena firmato una nuova ordinanza d’integrazione al provvedimento del 13 giugno. Il tutto a seguito dell’aggiornamento da parte di Amam sull’attività dei tecnici aziendali per l’individuazione e la risoluzione del problema. Un problema che ha determinato la sospensione dell’uso potabile dell’acqua tra le vie Tommaso Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara. Partono i controlli per verificare se ci sono negli immobili cisterne di accumulo di combustibile e alltre anomalie: amministratori di condominio e proprietari dovranno controllare e anche la polizia municipale farà controlli.

Ecco l’ordinanza del sindaco: “Fermo restando il perdurare del divieto dell’uso potabile dell’acqua limitatamente alle utenze ubicate nelle aree indicate, sino a nuova comunicazione, la nuova ordinanza si è resa necessaria in quanto dai risultati delle analisi condotte da Amam, attraverso un laboratorio accreditato, è emerso che la componente inquinante dell’acqua immessa in rete è costituita da gasolio.

Le verifiche sull’acqua inquinata

Pertanto, si dispone, al fine di evitare potenziali pericoli, in via precauzionale, a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nell’area compresa tra via Porta Imperiale, Tommaso Cannizzaro, via Faranda, viale Italia e scalinata Santa Barbara:
1. di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali degli stessi, alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; questa disposizione riguarda anche i distributori di carburante della zona.
2. di verificare se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, ricadenti nell’area, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione.

Il ruolo della polizia municipale

Il provvedimento stabilisce di “impegnare e autorizzare gli agenti della polizia municipale a effettuare ispezioni e controlli all’interno degli immobili ricadenti nell’area per verificare la presenza di serbatoi di accumulo di combustibile e per segnalare e sanzionare eventuali anomalie riscontrate sulle modalità di stoccaggio. E impegna Amam continuare il monitoraggio dello stato d’inquinamento dell’acqua distribuita nella zona oggetto di anomalie, facendo obbligo alla stessa società di comunicare tempestivamente al Comune la cessazione delle condizioni di rischio”.

Nella foto i tecnici Amam al lavoro.