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Messina. Ad Acqualadrone discariche come funghi: “Servono le telecamere”

MESSINA – Non c’è due senza tre. Dopo i primi due appelli degli abitanti di Acqualadrone, continuano ad arrivare richieste d’aiuto dal villaggio della zona nord della città. Se prima però si è parlato prevalentemente delle condizioni di strade e spiagge, oggi il grido d’allarme è di altra natura. Il torrente nella mattinata di ieri si è trasformato nel letto perfetto per una discarica, con ignoti che hanno scaricato rifiuti di ogni tipo, con scatoloni e amianto a comporre un bel mucchio.

La discarica al centro del torrente

“Alle prime piogge tutto questo verrà trasportato in mare – ci dice Marco – ed è un danno incredibile”. Ma non è la prima volta che i cittadini segnalano alle autorità la presenza di rifiuti e non soltanto ad Acqualadrone accade, sebbene questo sia un caso abbastanza eclatante. Nel corso di una mattinata, nell’intervallo tra l’andare e il tornare dal lavoro, la discarica è sorta come un fungo. “Servirebbero delle telecamere visto che succede sempre più spesso. Abbiamo fatto esposti, di tutto, ma non abbiamo avuto risposta”. Cosa serve per arginare gli incivili e chi scarica questo materiale nel bel mezzo del torrente? Per Messina quella delle discariche abusive sembra un’emergenza senza fine.

Boom di segnalazioni negli ultimi giorni

Il caos delle discariche abusive che fioriscono in gran parte della città non è certo una novità. Soltanto negli ultimi tre giorni i lettori ne hanno segnalate altre 4 al numero Whatsapp di Tempostretto 366.8726275. Si va da Montepiselli al Torrente Trapani, senza dimenticare Via Empedocle e Via S. Cosimo. Un disastro per una città che, nonostante la raccolta differenziata in aumento, non smette di avere il vizio del sacchetto lasciato agli angoli della strada. Senza contare che l’immondizia nei torrenti poi scivola via verso il mare, non appena la pioggia farà il suo corso, avvelenando così lo Stretto.