Politica

Musolino: “Dico no alla gestione dittatoriale di un partito e agli attacchi alle donne”

MESSINA – Nei giorni scorsi, a parte una nota, la senatrice Dafne Musolino ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Ma ha affidato alla sua pagina Facebok delle riflessioni che investono le reazioni al suo abbandono di Cateno De Luca, e Sud chiama Nord, e l’adesione a Italia Viva di Matteo Renzi. Scrive l’ex assessora e oggi al Senato: “La violenza sulle donne non si consuma solo con atti e gesti fisici, materiali. Al contrario, la violenza sulle donne è spesso preceduta e accompagnata dalla denigrazione della sua immagine, dall’offesa alla sua dignità, dall’insinuazione sulla sua carenza di moralità o dall’ esplicita accusa di essere incline ai facili costumi. È un atto di inaudita violenza offendere una donna nella sua sfera intima e personale, isolandola dal suo contesto e immolandola sull’altare di una pretesa mancanza di morale dove il giudice è sempre un uomo che si sente ferito per non sopporta un rifiuto o perché, semplicemente, quella donna non ha fatto come voleva lui. Anche in politica le cose non sono molto diverse”.

Continua Musolino: “L’artificio retorico, il ricorso alla metafora, l’attacco verbale, l’impostazione pseudo paternalistica che vorrebbe quasi cercare di giustificare una scelta come se chi l’ha compiuta non fosse del tutto capace di intendere e di volere (ingenua o cretina, l’alternativa è questa), sono gli strumenti con i quali sono stata attaccata ieri. Il tempo è galantuomo, ti fornisce le risposte oppure fa in modo che non ti interessi più nemmeno averle. Nel mio caso il tempo mi è servito a comprendere che questo modo aggressivo, umiliante, coercitivo e dittatoriale di gestire un partito non mi appartenevano, non mi sono mai appartenuti. E dopo ieri quel galantuomo del tempo mi ha anche fornito la più chiara delle risposte sulla prima domanda che ogni persona dovrebbe fare a sé stesso: cosa sono disposto a fare per difendere la mia dignità e la mia libertà di pensiero?”.

Insiste la senatrice messinse: “Io la mia risposta l’ho data. Ci sarà tempo per spiegare i retroscena e raccontare quello che voglio continuare a fare, ma una cosa la voglio dire: non c’è crescita dove non è ammesso il confronto, dove l’avversario politico diventa il nemico da distruggere, dove la donna viene sempre dipinta come la meretrice di turno. Oggi mi rigenero partecipando a un evento politico di grande respiro e di rinnovata voglia di fare una politica costruttiva e concreta. Faccio politica senza insultare gli altri ma con la forza delle mie idee. Sono pronta a discutere con tutti ma non sarò mai sottoposta a nessuno. Io sono libera, io sono viva”.