Politica

“Passeggiata no ponte” a Contesse contro “l’invasione”

MESSINA – “Non solo Torre Faro”. Da qui una “passeggiata noponte” a Contesse, zona coinvolta negli eventuali espropri. Sottolinea “Spazio Noponte”: “Sabato 20 aprile siamo a Villaggio Unrra e Contesse per una passeggiata no ponte con concentramento nella piazza della scuola Salvo D’Acquisto, in via Calispera n° 23, alle 15.30. L’obiettivo? Manifestare contro la prosecuzione dell’iter del ponte e aprire una discussione pubblica nella zona, dopo Faro/Ganzirri, più colpita dai cantieri. L’estate che viene sarà un’altra estate di lotta e, se davvero dovessero essere avviati i cantieri, saranno quelli i luoghi in cui porteremo la nostra opposizione. I prossimi giorni saranno, invece, dedicati a creare eventi di discussione e mobilitazione sui luoghi che più fortemente sarebbero coinvolti nel processo di devastazione cui verrà sottoposta la città”.

Il ponte sullo Stretto, come dimostra la pubblicazione dell’elenco dei possibili espropriati, coinvolge l’intera città di Messina. Da Capo Peloro a Mortelle, Contesse, Sperone, Pace, Tono, la Panoramica, Annunziata, Torrente Trapani, viale Europa e viale Italia (con lavori temporanei per la stazione ferroviaria sotterranea). Il tutto senza dimenticare lo spostamento della stazione centrale a Gazzi.

Si legge sempre nella nota: “Che i cantieri del ponte non interesserebbero solo la zona nord della città è evidente ormai a tutti. La pubblicazione delle mappe e il lunghissimo elenco degli espropri hanno clamorosamente sconfessato gli eleganti rendering pubblicati ad arte per dare una rappresentazione edulcorata dell’impatto che l’infrastruttura avrebbe sul territorio. E se coloro che verranno colpiti dalle procedure di esproprio sarebbero sradicati dalla loro abitazione, dalla loro comunità, dalla loro rete amicale, gli abitanti di interi quartieri interessati dai cantieri si troverebbero per molti anni in una condizione di invivibilità”.

“Il ponte atterra come un’invasione”

E ancora: “Il ponte sullo Stretto atterra nella nostra città come una “invasione”. Questa espressione viene sempre più utilizzata tra gli abitanti e anche in ambito istituzionale. Ma se quella del ponte è una “invasione”, una “occupazione” del territorio decisa altrove, a noi non resta che difenderlo, resistere a chi vorrebbe trasformarlo in un luogo da cui trarre profitto e lasciare macerie. Lo abbiamo promesso fin dal primo giorno in cui la minaccia del ponte è stata nuovamente avanzata e a quella promessa rimarremo fedeli. Non resteremo inermi ad assistere alla distruzione della nostra città”.

Ed ecco la conclusione della riflessione di “Spazio Noponte”: “Il movimento, nell’ultimo anno, ha organizzato tre partecipati cortei e numerose iniziative, nel corso delle quali sono state smascherate tutte le bugie che erano state raccontate agli abitanti per promuovere un’opera inutile e dall’impatto ambientale devastante. E oggi è molto più forte e si susseguono ormai settimanalmente nuove manifestazioni che coinvolgono settori diversi della nostra comunità. L’ultima di questa è stata la straordinaria assemblea dei docenti no ponte svoltasi sabato scorso nella sala Fasola“.