Lavoro

Reggio, il Consiglio comunale chiede la sopravvivenza dello stabilimento Alival

REGGIO CALABRIA – Fra i temi-cardine del Consiglio comunale, la crisi Alival e le discutibili condizioni in cui versa il Lido comunale.

«Alival, neanche un posto di lavoro vada perduto»

Citati la Costituzione e lo Statuto comunale Nino Malara (Democratici e progressisti), nel leggere il testo integrato della mozione sulla sede reggina Alival, ha fatto presente che «nel nostro territorio la crisi lavorativa riveste caratteristiche peculiari, in rapporto al complesso delle attività produttive e delle infrastrutture del tessuto sociale», citando lo stato d’agitazione che ormai da mesi è in corso allo stabilimento reggino e le serissime prospettive di chiusura dello stabilimento entro il primo trimestre 2023. Il Consiglio comunale, evidenzia il documento poi licenziato coralmente, «manifesta in modo attivo la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro e alle loro famiglie», chiedendo che neppure un posto di lavoro vada perduto, auspicando ogni intervento per una positiva risoluzione della vertenza.

«Evidentemente non possiamo garantirvi il posto di lavoro, ma vi assicuriamo il nostro impegno totale – così il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti -, a maggior ragione per non far restare la vertenza all’interno dei confini calabresi: che ognuno di voi, dell’intero Consiglio comunale, trasmetta le notizie che riguardano il caso Alival-Lactalis ai propri partiti nazionali di riferimento».

Cauta soddisfazione della Fai-Cisl

La mozione è stata varata a voti unanimi, davanti ai rappresentanti sindacali che seguono da vicino la vertenza.
La Fai-Cisl di Reggio Calabria ha poi diffuso ai propri iscritti la soddisfazione per l’attenzione espressa dal Consiglio comunale, per esempio «la richiesta d’interrogazione parlamentare sull’abolizione del regolamento Mise che blocca la convocazione del tavolo di crisi per le aziende con meno di 250 lavoratori, e la non assimilabilità presso altre aree geografiche delle produzioni a svantaggio del sito produttivo di Reggio Calabria».
Il 19 luglio, si legge ancora nel documento, il sindaco facente funzioni e l’omologo della MetroCity Carmelo Versace «saranno congiuntamente presenti all’incontro presso la sede della conferenza Stato-Regioni organizzato congiuntamente dalla Regione Calabria e dalla Regione Toscana. Verranno investiti di questa vertenza i parlamentari ed i rappresentanti nazionali appartenenti a ciascun partito, posto che la mozione viene approvata all’unanimità dall’intero Consiglio».

Lasciare l’Aula? «Non è così che s’approcciano i problemi della città»

Nell’intervento conclusivo, Paolo Brunetti ha concordato con Massimo Ripepi sul tenore del suo intervento a proposito del ‘caso Castorina’, puntualizzando però che «più e più volte è stato chiesto in quest’Aula che fosse fatto un Consiglio comunale ‘aperto’ sui presunti brogli elettorali del 2020, solo che poi proprio chi l’aveva chiesto s’è alzato e se n’è andato. Copione che s’è ripetuto oggi, per la presenza in Consiglio di Nino Castorina… Non è questo il modo d’affrontare i problemi della città», ha osservato il sindaco facente funzioni.

Citato il 25esimo anniversario dell’uccisione – a Miami – di un figlio illustre di Reggio Calabria, Gianni Versace. «Stiamo lavorando su qualcosa che possa ricordarlo, abbiamo fin qui intitolato solo l’Auditorium al Centro direzionale, ma faremo qualcosa di più grande», ha fatto sapere il sindaco facente funzioni.

Lido, quest’anno zero spesa. «Ma ‘bussano’ investitori, anche stranieri»

Quanto alle difficili condizioni Lido comunale, all’interrogazione di Massimo Ripepi è stata data risposta: quanto all’ultimo biennio, spesi circa 200mila euro per la messa in sicurezza. Ha fatto sapere Paolo Brunetti che «quest’anno, il Comune di Reggio Calabria non spenderà un centesimo. Quel che faremo, lo faremo in economia per garantire la sicurezza nella struttura balneare, tramite la nostra società in house Castore. Essì, perché ci siamo stancati di mettere risorse pubbliche per mettere in sicurezza il Lido, senza però che questo venga reso fruibile alla città: e lo so bene io, che al Lido comunale vado a verificare la situazione ogni mattina», fa presente.

Rispetto ai 140 carotaggi richiesti dalla Soprintendenza nelle cabine, «ne sono state effettuati oltre cento: siamo quindi vicini alla possibile demolizione. Abbiamo già approvato in Giunta un progetto da 1,4 milioni di euro per riqualificare le aree esterne al Lido comunale: progetto che include la demolizione delle cabine adiacenti all’Arena Lido, lavori che potrebbero essere affidati già nel prossimo settembre».
Previste tecnologie d’ultima generazione, anche quanto alla videosorveglianza.

Per l’immediato, a parte qualche ritocco indispensabile in qualche cabina, per 97 o 98 cabine ci sarà l’assegnazione – mediante la gestione ad opera di una cooperativa o altro tipo d’azienda – già nei prossimi giorni. «Stiamo implementando dei cestini per la raccolta differenziata – ha fatto sapere il primo cittadino facente funzioni -. E stiamo anche montando le passerelle per far accedere alle spiagge i diversamente abili in sedia a rotelle: una al Lido, appunto, due a Gallico, due a Catona, una alla Sorgente, altre due nella zona di Pellaro»

Importante un’aggiunta di Brunetti: «Quanto al Lido comunale stiamo ricevendo una gran massa di richieste di partnership pubblico-privato: insomma, proposte da parte d’investitori, anche stranieri, per rilanciare la struttura balneare». Fin qui, stanno richiedendo più che altro documenti «per capire quali siano i vincoli: ci sarà poi un bando pubblico, su questo terremo il Consiglio più che informato. Potrebbe essere un traino importante per la città, forse a Reggio si sta risvegliando qualcosa se investitori esterni vedono il Lido comunale come potenzialmente appetibile. Come in effetti è».