Politica

Rimosso il Quadro della vergogna dall’Aula: “Messina merita dignità”

Detto, fatto. Senza tanti proclami ed in tempi europei, l’ufficio di presidenza del Consiglio comunale è passato dalle parole ai fatti. Ed il 2020 inizia con la rimozione del cosiddetto “quadro della vergogna” dall’Aula consiliare, finito al centro di proteste ormai da anni.

Via il Quadro della vergogna

Di buon mattino gli operai si sono messi al lavoro per rimuovere la fotocopia (peraltro ormai scolorita) del quadro “Messina Restituita alla Spagna” che campeggia su una delle pareti dell’Aula consiliare da quasi 20 anni.

L’annuncio della rimozione del quadro risale a novembre, a conclusione di un incontro che si è tenuto nell’Aula di Palazzo Zanca ed organizzato dall’associazione La Sicilia ai siciliani. Già nei mesi precedenti per la verità l’ufficio di presidenza del Consiglio aveva sposato la proposta di Serena Giannetto che ne chiedeva la rimozione, seguendo così una posizione che nei precedenti mandati avevano preso gli ex consiglieri Tanino Caliò prima e Piero Adamo poi.

“Messina merita dignità”

Oggi – dichiarano in una nota il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile, insieme al vicepresidente vicario Nino Interdonato e al vicepresidente Serena Giannetto, – è stato rimosso dall’Aula consiliare di Palazzo Zanca la brutta riproduzione del quadro ‘Messina Restituita alla Spagna’. Non potevamo consentire che rimanesse ancora in aula la copia sbiadita di un’opera che indica la sottomissione della città di Messina alla Spagna. La sala del Consiglio comunale rappresenta il cuore della città stessa e deve riacquisire la dignità che merita anche attraverso questo gesto”.

Un concorso di idee

Adesso, così come stabilito di concerto con il Presidente della Commissione Cultura Pietro La Tona sarà predisposto un bando per un concorso di idee che veda protagonisti artisti e studenti messinesi al fine di realizzare un’opera d’arte che possa dare lustro alla Città.

Messina vilipesa

Quel quadro (l’originale è al museo del Prado a Madrid), opera di Giordano, rappresenta una Messina umiliata e punita dopo essere insorta contro la Spagna. Nell’Allegoria la nostra città appare ferita, svestita, presa a calci da un soldato, mentre alcuni putti portano via i privilegi che avevano fatto di Messina una protagonista di primo piano.

La fotocopia dell’opera è stata collocata nell’Aula consiliare a conclusione di una mostra, nel ’94 che aveva portato, purtroppo solo temporaneamente, a riportare in città alcune delle pergamene sottratte. Chissà per quale masochistico motivo è rimasta affissa nell’Aula che rappresenta il massimo organo rappresentativo della città, ovvero il Consiglio comunale…..