"Quadro della discordia": bocciata la rimozione tra ripicche e dispetti d'Aula

“Quadro della discordia”: bocciata la rimozione tra ripicche e dispetti d’Aula

Rosaria Brancato

“Quadro della discordia”: bocciata la rimozione tra ripicche e dispetti d’Aula

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mercoledì 09 Gennaio 2019 - 14:39
Commissione cultura

La Commissione Consiliare Cultura boccia la proposta di rimozione del quadro della discordia collocato nell’Aula consiliare nonché l’idea di affidare attraverso un bando destinato a giovani artisti messinesi la realizzazione di un dipinto per sostituire l’”Allegoria di Messina restituita alla Spagna”.

I consiglieri hanno quindi bocciato la tesi sostenuta dal Consiglio di Presidenza, lanciata dalla vice presidente Serena Giannetto con il sì del presidente Cardile e del vice Interdonato. L’ipotesi del bando è invece del presidente della Commissione Cultura Piero La Tona.

Il M5S, ma nel corso degli anni passati l’argomento era stato più volte affrontato, chiedeva la rimozione di una gigantografia (si tratta infatti di una foto e non del dipinto originale che è al Museo del Prado), che ritrae Messina sconfitta dalla Spagna dopo la rivolta e dipinta come una donna nuda, presa a calci e depredata da ogni privilegio (come nei fatti avvenne).

La proposta è stata bocciata con i 4 no del centro destra (D’Angelo, La Fauci, Zante e Parisi) e 6 astensioni tra Pd e centro destra (Rizzo, Pergolizzi, Gioveni, Crifò, Vaccarino, Caruso).

Favorevoli alla rimozione 4 consiglieri del M5S (Giannetto, Argento, Cipolla, Schepis) e 3 di Sicilia Futura (Interdonato, La Tona, Rotolo ).

In realtà dietro la bocciatura c’è il formarsi di un’intesa che punta a chiedere la “testa” della vice presidenza al M5S, dopo che nei mesi scorsi si sono delineate le diverse posizioni.

La vice presidenza a Serena Giannetto è infatti frutto di un’intesa tra Pd-Sicilia Futura e M5S che ha portato all’esclusione di un rappresentante del centro destra dall’ufficio di presidenza ed alla suddivisione delle cariche. A questo sono da aggiungere "dispetti e antipatie personali" che hanno finito con il prevalere rispetto al contenuto della proposta stessa.

La bocciatura, che ha comunque lasciato stupito lo stesso presidente La Tona che aveva evidenziato l’importanza di affidare tramite bando un’opera d’arte ai giovani artisti messinesi, non ferma l’Ufficio di presidenza che, in base al regolamento, può comunque procedere.

Serena Giannetto è la promotrice, Nino Interdonato è d’accordo ed anche il presidente Cardile finora ha dato il suo sostegno all’idea.

L’unico problema sembra quello di individuare il quadro che sostituirà la gigantografia.

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