Cronaca

Rodia e San Saba, spiaggia pulita per finta

Da diversi anni residenti, villeggianti e frequentatori giornalieri di Rodia e San Saba lamentano lo stato di abbandono in cui sono lasciati i due borghi marinari; le recenti attività di pulizia della spiaggia, o meglio il loro risultato, sicuramente non avrà sovvertito il loro stato d’animo.

Bisogna ricordare che lo scorso 28 maggio Messinaservizi Bene Comune aveva annunciato l’inizio dell’opera di pulizia delle spiagge di Messina. L’obiettivo dichiarato da parte del Presidente di Messinaservizi Bene Comune consisteva nel ripulire l’intero litorale fino al 6 giugno.

Eppure, ancora a metà luglio, le spiagge di Rodia e San Saba apparivano letteralmente ricolme di detriti vari, sia di origine artificiale (bottiglie, copertoni, cianfrusaglie di plastica); che naturale (cospicua quantità di legname portato dal mare e sviluppo sempre più incipiente di sterpaglie).

Se il ritardo dell’intervento può essere comprensibile alla luce dell’emergenza sanitaria che ha causato problematiche e rallentamenti in qualunque settore, rimane più difficile non restare sorpresi dalle modalità con cui l’intervento di pulizia ha avuto luogo.

Rodia

Fino a domenica scorsa (19 luglio, n.d.r.), come anticipato, la sporcizia presente in spiaggia limitava di molto lo spazio fruibile, oltre a portare il rischio di ferite e infezioni. Il giorno dopo, di buon’ora, ecco l’intervento, ma i bagnanti hanno capito subito quanto ci fosse poco da rallegrarsi.

“Ci ha fatto piacere vedere la spiaggia pulita” dice Salvatore Raffa, quarantenne di Acireale, che da sempre trascorre a Rodia i momenti estivi di libertà. “Finché abbiamo intuito che i detriti non erano stati rimossi. Evidentemente il passaggio del trattore li aveva soltanto nascosti sotto la sabbia, ed è bastato camminarci sopra per farli riaffiorare.

Sterpaglie incontrastate sulla spiaggia di Rodia

Sono bastate poche ore, infatti, perché la situazione della spiaggia ritornasse molto simile a quella pre-intervento, nonostante il movimento nelle giornate feriali non sia stato copioso. C’è da immaginare, purtroppo, che nel giro di qualche giorno la spiaggia riacquisisca lo stesso aspetto avuto fino a domenica, come se non fosse successo niente.

“Mia figlia sta muovendo i primi passi” continua Salvatore, “e sarebbe bello poterlo fare in totale sicurezza, senza timore che si punga o si tagli”.

“Un pregio della spiaggia di Rodia” aggiunge Silvia Bruccini, altra abituale frequentatrice del borgo, “è la sua lunghezza, che la rende molto spaziosa. È un peccato che tanta sporcizia riduca questo spazio, per non parlare del lato estetico e della sicurezza. Inoltre, se alcuni oggetti si trovano qui per l’inciviltà umana, altri derivano solo della natura; e dove erano, sono rimasti anche dopo l’intervento di chi di dovere”.

San Saba

Si era svolta qualche giorno prima, invece, la pulizia della spiaggia di San Saba. Modalità parzialmente diverse, ma risultato molto simile. “Con un trattore gli addetti hanno sparpagliato e ammassato le canne che il maltempo aveva portato dai torrenti. Il problema è che poi le varie cataste sono state lasciate lì” racconta Andrea Soffli, che ha potuto osservare i lavori da vicino.

Ho provato a chiedere informazioni, ma mi è stato detto che non era presente nessuno che svolgesse il ruolo di responsabile dell’intervento. Ho saputo solo che poi sarebbe venuta una squadra di Messinambiente a effettuare una pulizia di rifinitura, cosa che però ancora non è successa. Come era preventivabile, già un bambino si è ferito un piede con una di queste canne.

Canne accatastate sulla spiaggia di San Saba

“Sorprende l’assenza, durante l’intervento, di qualunque dirigente, ma soprattutto dispiace che anche la politica sia stata assente, in quanto non si è visto neanche un consigliere di circoscrizione continua Andrea Soffli. “Oltre alla beffa di un intervento tanto aspettato quanto inefficace, se ne è aggiunta un’altra: il trattore, infatti, ha avuto problemi di funzionamento, e per una notte è stato lasciato in piazza, mentre perdeva gasolio, diffondeva puzza di bruciato, e soprattutto la preoccupazione, per i residenti, che potesse prendere fuoco”.

Situazione sconfortante

A rendere ancora più sconfortante la situazione è il fatto che ci fossero ben altre aspettative, in merito alla tutela delle spiagge, dopo l’insediamento della attuale giunta comunale. Difficile chiedere, e soprattutto ottenere, una partecipazione attiva dei cittadini nelle attività a favore dell’ambiente e del territorio, se tali attività vengono poi percepite come un mero assolvimento formale e non come atti di vero impegno capaci di ottenere risultati tangibili.