Cronaca

Sanità a Messina, a rischio chiusura la Neurochirurgia del Papardo?

E’ un reparto d’eccellenza che negli anni, malgrado le croniche carenze di organico, ha saputo far fronte alle emergenze e dove sono stati eseguiti interventi chirurgici d’avanguardia. Eppure la Neurochirurgia del Papardo rischia un ulteriore ridimensionamento, se non addirittura la chiusura.

Se così fosse, il servizio di pronto soccorso della zona nord cittadina sarebbe fatalmente indebolito. Da un anno, infatti, il sotto organico “azzoppa” la funzionalità del servizio nel reparto i cui medici, grazie all’integrazione col servizio di elisoccorso 118, sono il baluardo degli interventi di urgenza. Garantiscono il pronto intervento nei gravi casi di incidenti stradali, ad esempio, soprattutto nel periodo estivo, dove la zona nord diventa spesso triste teatro di tanti eventi tragici.

Oggi è a rischio in particolare proprio il servizio H24. I medici sono pochi e non riescono sempre a garantire il servizio notturno. In servizio ci sono 3 camici bianchi in organico e due in convenzione con Policlinico, convenzione che è tra l’altro in scadenza. Se non verrà attuata una riprogrammazione in fretta, il rischio chiusura è dietro l’angolo

La Neurochirurgia del Papardo, in convenzione con il Policlinico, è attiva dal 2008. Da allora sono stati effettuati più di 3500 e ricoveri e circa 3 mila interventi chirurgici in urgenza.

Da circa un anno il reparto non riesce ad assicurare un servizio di reperibità H24, con grave disagio per i pazienti del territorio e per il servizio SUES 118 nella gestione dei politraumi. In ore notturne e nei festivi, i i pazienti di competenza neurochirurgica vengono inviati al Policlinico, con ulteriore aggravio dei costi aziendali.

I tagli incidono anche sulle speranze dei pazienti in lista per la donazione degli organi, perché gli “incurabili” sui quali sarebbe possibile espiantare gli organi non transitano più dalla Rianimazione del Papardo, riducendo la disponibilità.