Politica

Vertenza Atm, seduta straordinaria di un Consiglio con malumori in maggioranza

MESSINA – Il Consiglio comunale in seduta straordinaria per affrontare la vertenza Atm, ovvero il clima di scontro fra l’azienda e i sindacati. A chiedere la sessione al presidente dell’assemblea i consiglieri d’opposizione di Fratelli d’Italia, Partito democratico, Ora Sicilia e De Domenico sindaco. “Un consiglio urgente e straordinario”, in programma oggi lunedì 19 dicembre, alle 18, per discutere del caso in un’assemblea che reclama una centralità perduta. Un’iniziativa di un Consiglio nel quale si percepiscono i malumori anche all’interno della maggioranza.

Si legge nella domanda presentata al presidente del Consiglio: “Senza entrare nel merito delle rivendicazioni sindacali, non possono essere sottavalutate le preoccupanti e gravi violazioni/criticità denunciate”. Violazioni e problemi che potenzialmente incidono sul “contratto di servizio in essere” e che richiedono “la massima attenzione da parte dell’organo d’indirizzo e di controllo”. Da qui la richiesta al presidente del Consiglio comunale a invitare immeditatamente sindaco, i vertici dell’Atm, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il dirigente alle società partecipate. E, soprattutto, il Consiglio vuole essere informato su quali “iniziative l’amministrazione comunale intenda adottare”.

In generale, se il sindaco di Messina fa un bilancio dei suoi primi sei mesi, anche i consiglieri sono costretti a confrontarsi con una prima valutazione. E, nei dibattiti, emergono non poche frustrazioni. Maggioranza e opposizioni sono chiamate a ritrovare una centralità perduta. L’assemblea consiliare deve riacquisire, proprio come “organo d’indirizzo e di controllo”, una maggiore rilevanza. Se nelle forze a sostegno di Basile sindaco non sono mancate le divisioni, sancite dal passaggio del consigliere Cosimo Oteri a Forza Italia e pure da alcune dicharazioni del capogruppo Pippo Trischitta, risulta unanime nei discorsi in aula l’intenzione di contare di più.

La centralità perduta del Consiglio

Spesso i consiglieri fanno riferimento all’aumento dei compensi, che non li ha riguardati, al contrario di Giunta e partecipate. È come se il Consiglio dovesse ritrovare l’orgoglio perduto: non può essere solo organo di ratifica delle decisioni di chi governa, nonostante la maggioranza “bulgara” e le adesioni dall’opposizione di Buonocuore e D’Angelo. E lo stesso sindaco ha pubbicamente ringraziato l’intero Consiglio comunale, che grazie alla rinuncia dei termini e alla votazione favorevole dei bilanci in tempi rapidi, ha consentito la trattazione del piano assunzionale.

Le dimissioni attese di De Luca da presidente e l’assenza di Croce

Tutto ciò non può bastare. L’assemblea consiliare deve ritrovare una maggiore centralità e valorizzare il proprio ruolo d’organo d’indirizzo e controllo. Da questo punto di vista appare urgente che Cateno De Luca, impossibilitato a presiedere il Consiglio per il suo impegno regionale e da leader politico, si dimetta e si proceda a una nuova votazione, con la probabile elezione del vicepresidente Nello Pergolizzi. E anche l’ex candidato a sindaco Maurizio Croce, che fino ad ora ha evitato la decadenza grazie all’invio di Pec che giustificassero le assenze, dovrebbe compiere una scelta definitiva. Il Consiglio ha bisogno di maggioranze e opposizioni vigili e reattive per fare un salto di qualità, con un presidente con pieni poteri.

In questo contesto, la presenza dell’ex consigliere Alessandro Russo, il cui ricorso non è andato a buon fine, avrebbe garantito una maggiore dialettica maggioranza/opposizione. Di certo, l’incontro del 19 dicembre è un’occasione per fare chiarezza sugli attuali conflitti tra Atm e sindacati e invitare l’amministrazione comunale a svolgere un ruolo chiarificatore nell’ottica dell’interesse pubblico.