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Interdonato (Messina Servizi): “Più attenzione dai cittadini nella differenziata”

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – La differenziata in quadro nazionale ed europeo. Mariagrazia Interdonato, presidente di Messina Servizi Bene Comune, è intervenuta a Palazzo Zanca a un seminario formativo territoriale organizzato da Anci Sicilia e Conai (Consorzio nazionale imballaggi): “Ci sono degli adeguamenti normativi e delle direttive europee in tema di rifiuti. E ancora una volta, come sede, è stata scelta la nostra città. Come Messina Servizi, vogliamo raggiungere l’obiettivo di legge: il 65 per cento nella differenziata. Per raggiungerlo, occorre rafforzare il rapporto virtuoso tra cittadini e partecipata. La maggioranza dei messinesi si è impegnata nella differenziata e ora, migliorando alcuni aspetti, come l’indifferenziata, possiamo fare un salto di qualità. Attualmente siamo tra il 54 e il 56 per cento e lo dobbiamo alla stragrande maggioranza dei cittadini, che hanno sposato questo cambiamento“.

Aggiunge la presidente di Messina Servizi: “Occorre un miglioramento della qualità del materiale esposto. Ancora, nell’indifferenziato, da esami che facciamo noi, risulta esserci presenza di troppa carta e troppa plastica. L’abbandono dei rifiuti e le discariche a cielo aperto? Ne soffrono anche le grandi città. Negli ultimi anni abbiamo avuto supporto da parte della polizia municipale e metropolitana e stiamo lavorando incessantemente anche su questo. Puntiamo su una continua formazione e informazione destinata al cittadino”.

“Il cittadino paga troppo il servizio? Facciamo chiarezza: la causa è la mancanza di impianti”

Precisa la dottoressa Interdonato: “Oggi non è il servizio che costa tanto al cittadino ma la mancanza di impianti. Solo per il conferimento dell’indifferenziato il costo è di diciassette milioni. Ma non è colpa né nostra né dell’amministrazione comunale. Non essendoci più spazio dove conferire l’indifferenziato, la Sicilia deve portare i propri rifiuti fuori dalla regione. Se non avesse avuto l’enorme problema della capienza delle discariche, Messina avrebbe pagato circa cinque milioni di euro di conferimento d’indifferenziato. La differenza è notevole”.