Messina Servizi. Differenziata in crescita, ora l'obiettivo di Basile è evitare l'aumento della Tari

Messina Servizi. Differenziata in crescita, ora l’obiettivo di Basile è evitare l’aumento della Tari

Marco Olivieri

Messina Servizi. Differenziata in crescita, ora l’obiettivo di Basile è evitare l’aumento della Tari

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venerdì 21 Ottobre 2022 - 12:00

Un bliancio dell'attività 2021 della partecipata nella delibera della Giunta Basile

MESSINA – Un bilancio dell’attività della Messina Servizi. Nella delibera di Giunta del 19 ottobre, relazione 2021, sul controllo sulle società partecipate, emerge il quadro dell’impegno della società. Per quanto riguarda il livello di raccolta differenziata, questo sforzo si è tradotto in un incremento della raccolta differenziata porta a porta (+ 20,30 punti rispetto all’anno 2020), raggiungendo il 42,96% nell’anno 2021.

Con presidente la riconfermata Mariagrazia Interdonato, nell’ambito delle nomine nelle partecipate, il nodo critico da affrontare, uno scoglio per il sindaco Basile e la sua Giunta, è quello dell’aumento dei costi delle discariche per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti indifferenziati a Lentini, in media da 150 a 264 euro. La conseguenza? Se non si trova una soluzione politica per i Comuni, un possibile aumento della Tari, da sottoporre al Consiglio comunale. Un aumento che inficerebbe l’obiettivo di pagare progressivamente tutti, in modo da ridurre, come obiettivo ancora difficile da raggiungere, i costi per i cittadini. Uno sforzo non di poco conto, per Basile, impegnato ieri a Roma nella riunione del Comitato direttivo dell’Anci, che si associa allo sforzo comune dei sindaci per porre un freno, in un confronto con il futuro governo, all’aumento vertiginoso dei costi dell’energia.

Pagheremo meno se pagheremo tutti: non è uno slogan sessantottino ma è la promessa, per la Tari, prima dell’amministrazione comunale De Luca e poi Basile. Un altro punto critico è quello di migliorare l’efficienza. Come ci ha confermato di recente la presidente Interdonato, troppi cittadini ancora commettono parecchi errori nel differenziare.

In particolare, e lo scrivevamo nel febbraio 2022, dati alla mano, chi fa male la differenziata danneggia tutti cittadini. In tanti, anche dopo le campagne di comunicazione, gettano umido, carta e plastica nell’indifferenziato. E non nei contenitori appositi, Di conseguenza, sostengono i vertici di Messina Servizi, errori di questo tipo fanno lievitare i costi dell’indifferenziata, mentre così non crescono i ricavi della differenziata.

In più, mettiamoci la gestione problematica dei rifiuti a livello regionale. “Già a maggio del 2021 – ha tuonato in questi giorni Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera e Sud chiama Nord – avevamo messo in guardia i sindaci su ciò che si sarebbe verificato, presentando un esposto e mettendo in discussione l’operato del governo Musumeci nel sistema di gestione dei rifiuti. Perché non si è finanziata un’infrastruttura, evitando che i rifiuti andassero fuori dalla Sicilia? Oggi – prosegue De Luca – vogliamo sapere dal presidente della Regione Renato Schifani dove sono finiti i 45 milioni per i Comuni, destinati sulla carta per evitare l’aumento della Tari e deliberati dalla giunta Musumeci a marzo del 2021. Vogliamo saperlo immediatamente: i soldi ci sono o no?  I Comuni non sanno come chiudere i bilanci di quest’anno e programmare quelli del 2023. Ci sono emergenze che non possono aspettare i riti della politica”.

La relazione 2021 di Messina Servizi

Ma intanto è tempo di bilanci. Ritornando alla relazione 2021 della partecipata, il servizio integrato di raccolta porta a porta, attivato nel mese di settembre dell’anno 2019, alla data del 31 dicembre 2021 è stato esteso a tutti i 232.000 abitanti del Comune di Messina. E anche questo è un dato di rilievo. Per il mancato ritiro della differenziata risulta “un considerevole numero di segnalazioni, pari a 2.568, principalmente nella zona centro, con 1.666 reclami”.

Per il mancato ritiro ingombranti, si registrano 773 reclami, mentre gli Ingombranti abbandonati su strada, quanitificati in 210, “risultano decrescere nel corso del secondo semestre in modo significativo”, si legge nella relazione. I rifiuti abbandonati su strada sono pari a 286 e risultano decrescere nel corso dei trimestri, così come le richieste d’intervento sui rifiuti Covid-19 di cui si registrano 149 reclami.

Al di là dei numeri, come questo giornale spesso registra, quello dei rifiuti abbandonati in strada e delle discariche a cielo aperto, a causa delle condotte incivili dei cittadini, è una vera e propria emergenza per Messina. Un contraltare al miglioramento oggettivo della differenziata. “Come percentuale di raccolta differenziata nel 2021 – aveva reso noto, prima di dimettersi da presidente, Giuseppe Lombardo, ora neo deputato regionale – abbiamo chiuso con una media annua del 42,50 per cento, con punte del 59 per cento raggiunte nel mese di settembre. E consideriamo che ancora, nel maggio 2021, c’erano zone della città non servite dal porta a porta. Nel primo semestre 2022, invece, abbiamo una media consolidata del 53,54 per cento. L’obiettivo è migliorare sempre il servizio, in un rapporto virtuoso con il cittadino”.

Un rapporto ancora da consolidare: quello tra cittadino e cura del territorio.

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3 commenti

  1. La raccolta differenziata e’ un dovere civico e un atto di intelligenza, in quanto riduce il volume e il numero delle discariche e preserva l’ambiente, oltre a favorire l’economia (molte materie prime di carta, plastica, olii alimentari, metalli, sono importate dall’estero).
    E’ fondamentale conferire all’isola ecologica anche gli olii delle fritture, del tonno, di mulinciani, eccetera, poiche’ vengono riciclati e trasformati in carburanti. Un solo litro di olio alimentare o lubrificante inquinano 1kmq di mare, creando asfissia dei pesci in quell’area per carenza di ossigeno. Evitare di buttare la carta, il vetro e l’umido messi in sacchetti di plastica. L’umido si butta solo in sacchetti biodegradabili-compostabili.
    Per il resto, aumentare ancora le gia’ altissime tariffe mi pare fuori luogo, dato che il Comune incamera bei soldini dalla vendita del materiale avviato a riciclo.

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  2. Tutti bravi a fare la differenziata solo con la bocca. Vorrei sapere se vedono tutto quello che lasciano fuori dalle porte: è differenziata o monnezza alla messinese?
    L’umido gettato a terra con dei sacchetti sul marciapiede senza contenitore dove la fanno da padroni gatti, scarafaggi, topi ecc.. non tenendo conto la puzza che rimane. Poi plastica e metalli dove si mischia stendini, plastiche non riciclabili, ferri da stiro, phon ecc… Poi arriva il gran giorno dell’INDIFFIRENZIATA, liberi tutti di svuotare la casa mischiando tutti i materiali tanto c’è chi paga tutto questo. Non ci sono veri controlli. Poi quando non viene raccolta nessuno si pone una semplice domanda? Il conferimento del giorno è stato fatto giusto? Purtroppo sono stati tolti i cassonetti dalle strade ma in compenso li abbiamo davanti alle nostre porte. Un’ultima cosa: vorrei ricordarvi che per me più del 50 % dell’utenza non paga la tari ma i controlli sono solo su chi è registrato all’ ufficio tributi.
    Qualcuno sa dove sono finiti tutti i controlli che si dovevano fare? Controlli di registrazione utenza, controlli per il conferimento corretto,se qualcuno lo sa lo dica.Salve a tutti.

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  3. Per evitare ulteriori aumenti della tari c’è anche un altra strada da seguire, cioè farla pagare a centinaia di contribuenti che sono sconosciuti al comune e che hanno ridotto Messina un immondezzaio.

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