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Nucleare ieri e oggi. Sarà la Sicilia ad ospitare il deposito di rifiuti radioattivi? VIDEO

Trentacinque anni sono passati dell’incidente di Chernobyl, tragedia che ha segnato il futuro dell’energia nucleare in tutto il mondo. Sull’onda lunga della catastrofe russa, le centrali nucleari esistenti sul suolo italiano fino al 1987 vennero dismesse, oggi l’Italia è completamente denuclearizzata.

Deposito di rifiuti radioattivi

Da qualche mese è tornato d’attualità il problema di trovare un deposito permanete che possa ospitare i rifiuti radioattivi delle centrali chiuse, e soprattutto le scorie radioattive che la nazione ancora produce, provenienti dai processi di diagnostica e cura medicale. Sessantasette siti sul suolo nazionale, con determinati requisiti, sono in lizza per ospitare questo deposito, quattro di essi si trovano in Sicilia. Abbiamo chiesto a Marina Trimarchi, fisico nucleare all’ Università di Messina, e al geologo Giovanni Randazzo, quante probabilità ci siano che sia proprio una località siciliana ad ospitare in futuro il deposito di rifiuti nucleari.

Opportunità o danno?

Sono in corso le consultazioni, il sito nazionale finale verrà scelto nel giro di qualche anno. Intorno ad esso verrà creato un moderno polo scientifico che porterà vantaggi economici enormi per tutto il comprensorio. Considerando la totale sicurezza con cui verrà costruita l’opera, il rischio per il territorio sarebbe quasi nullo ed il gioco potrebbe valere la candela, tuttavia per i problemi di trasporto che comporta la sua insularità, difficilmente il sito scelto sarà in Sicilia.