No ai rifiuti nucleari in Sicilia. Musumeci prepara un dossier. Monta la protesta

No ai rifiuti nucleari in Sicilia. Musumeci prepara un dossier. Monta la protesta

Rosaria Brancato

No ai rifiuti nucleari in Sicilia. Musumeci prepara un dossier. Monta la protesta

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giovedì 07 Gennaio 2021 - 07:18

"La Sicilia non diventerà una discarica radioattiva" è l'allarme del Pd. Intanto Musumeci chiama a raccolta gli esperti e gli atenei

La Sicilia dice no allo stoccaggio di scorie radioattive che vede proprio la nostra regione quale possibile sede (con ben 4 siti individuati) nella mappa nazionale. Stando alla mappa che peraltro colloca quasi tutti i siti di stoccaggio al Sud, in Sicilia le zone individuate sarebbero Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula-Petralia Sottana e Butera.

“La Sicilia ha bisogno di altro”

Musumeci scende in campo e ha convocato la giunta per oggi pomeriggio per dare mandato ad un gruppo di esperti (anche con il coinvolgimento delle quattro Università siciliane) di predisporre un dossier che evidenzi la superficialità dei criteri utilizzati dal Ministero per l’Ambiente nella scelta dei siti. “La Sicilia- dichiara il presidente Musumeci- per la sua vocazione, specificità e condizione ha bisogno di ben altro. Abbiamo elementi tecnici inoppugnabili per contestare questa scelta, in contrasto con tutti gli indicatori fisici, sociali, economici e culturali dell’Isola e lo faremo anche con il coinvolgimento dei Comuni interessati. La Sicilia anche per la sua alta vulnerabilità sismica e per la disastrosa condizione della viabilità interna, su cui la Regione non ha competenza diretta, non può permettersi né di ospitare né di trasportare rifiuti nucleari. E se per le strade provinciali aspettiamo da due anni l’invio di un Commissario straordinario da Roma che avvii la manutenzione, per i rifiuti nucleari presenteremo al più presto una carta che illustri le criticità e faccia valere le nostre ragioni. Dimostreremo che è stato preso un abbaglio”.

Anche il Pd invita il governo regionale ad opporsi alla scelta del Ministero dell’ambiente chiedendo azioni forte e decise in tal senso. E’ quanto chiede il deputato regionale Michele Catanzaro in una urgente interrogazione al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci sottoscritta anche dai parlamentari Pd Giuseppe Arancio, Baldo Gucciardi  e Nello Dipasquale. 

Il Pd: “Sicilia umiliata”

Non si può umiliare la Sicilia con una scelta simile – sottolineano i parlamentari Pd – la trasformazione di queste aree in discariche radioattive è semplicemente irricevibile perché offensivo e mortificante per queste comunità e per la Sicilia intera”.  I deputati Pd sono consapevoli che c’è stato un intenso lavoro dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul tema delicato della gestione dei rifiuti radioattivi, che comporta anche per il Paese una procedura di infrazione europea ma ora bisogna fare un’analisi bilanciata e verificare tutto con cura prima di decidere. “La Sicilia sta puntando su turismo ed agricoltura, sullo sviluppo dell’alta velocità e della rete stradale, non può assolutamente diventare discarica di rifiuti radioattivi“.

#lasiciliarifiutairifiuti

La Lega nel frattempo lancia una campagna d’opinione con l’hastag #lasiciliarifiutairifiuti, per evitare che la Sicilia diventi la pattumiera d’Italia. “Immaginare che luoghi di pregio naturale, ambientale, storico e culturale – spiega il segretario regionale della Lega Sicilia Nino Minardo – invece di attirare turisti e visitatori, vengano destinati a custodire rifiuti radioattivi nucleari, è una follia che non tollereremo, ed alla quale ci opporremo con tutti gli strumenti a disposizione”.

Minardo annuncia anche di aver concordato con l’assessore Samonà di avviare un tavolo di confronto con i soprintendenti dell’Isola, al fine di accompagnare con un parere tecnico di assoluto valore la posizione politica espressa e che rivendichiamo con forza. “Con la Lega al governo la Sicilia non ospiterà mai rifiuti nucleari radioattivi. Questo l’impegno solenne che assumiamo nei confronti di ciascun territorio e di ciascun siciliano” conclude il segretario regionale del Carroccio.

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