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Voto regionali, Luigi Genovese escluso. Scurria: “Verbali pieni di errori” DIRETTA VIDEO

MESSINA – Ora Sicilia e Luigi Genovese annunciano il ricorso. A un mese dal giorno delle elezioni, tiene ancora banco il caso del “sorpasso” di Alessandro De Leo ai danni di Luigi Genovese. In ballo ci sarebbero almeno 100 voti, secondo gli avvocati Scurria e Andò.

“Di fatto – spiega Genovese – ormai è passato un mese dalla giornata elettorale. Ci sono state diverse visioni di questo risultato e si è arrivati a un esito che si accetta ma che anche noi abbiamo analizzato, studiando i verbali e tutto il resto. Per questo abbiamo avuto qualche dubbio. Sicuramente faremo ricorso, vorremmo vederci chiaro su un risultato che ci lascia l’amaro in bocca ma siamo convinti che il dato sia difforme alla realtà. Lo dico sulla base dell’analisi dei verbali, fatta con una squadra di 30 ragazzi che ringrazio. Quello è un lavoro difficile, perché è diventato impossibili interpretare questi verbali che invece dovrebbero avere dati oggettivi. In ogni caso il mio lavoro continuerà, il mio impegno continuerà ad esserci”.

Scurria: “Scontrati con un muro di gomma”

Spiega la vicenda l’avvocato Scurria: “Insieme alla collega Andò abbiamo seguito questa questione. L’ufficio centrale è composto da 3 magistrati oltre a un segretario e ai rappresentanti di lista. Da subito abbiamo capito che il risultato elettorale è basato su verbali pieni zeppi di errori. Qui a Messina non abbiamo trovato un ufficio centrale in grado di voler controllare questi documenti. Ci siamo scontrati con un muro di gomma. Non chiedevamo la luna ma che venisse fatta una verifica ma l’ufficio centrale si è chiuso dietro un formalismo inspiegabile. Altri uffici centrali hanno rispetto diversamente. Bastava confrontare i verbali e la tabella di scrutinio, perché i verbali dovrebbero essere lo specchio della tabella ma ci hanno detto che non possono guardare. È come chiedere di tradurre dal cinese con il vocabolario accanto e non usarlo. Noi abbiamo addirittura un provvedimento scritto a un rappresentante di lista che gli ha negato di poter vedere i verbali. Noi non chiediamo voti in più ma vogliamo che venga accertato la genuinità del voto. Abbiamo i verbali di Siracusa dove hanno fatto un lavoro certosino ma perché li si può fare e qui no? Non capisco perché al 26 ottobre non si possa accertare la genuinità del voto. Questa è una questione delicata perché si parla di rappresentanza a livello provinciale e regionale, invece ci hanno preso quasi a pesci in faccia dicendoci di fare ricorso al Tar”.