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Sciotto: “Il Messina è in vendita, non voglio continuare”

MESSINA – L’imprenditore delle automobili Pietro Sciotto, diventato proprietario dell’Associazioni Calcio Riunite di Messina nell’estate del 2017, ha scelto: lascerà la guida del Messina. Dopo 5 anni, quattro dei quali passati in Serie D, il presidente dell’Acr Messina, dopo aver portato la squadra alla promozione in serie C ed aver ottenuto la salvezza nel campionato da poco terminato tra i professionisti, ha preso la sua decisione per il futuro della società.

“Non è arrivata nessuna proposta concreta, solo parole di circostanza e nulla altro. Tengo a dire questo – dichiara Pietro Sciotto – per fermare qualsiasi polemica che possa nascere. A gennaio ho detto che avrei salvato il Messina e che, a fine anno, sarei andato via perché ritengo concluso il mio ciclo. La società è in vendita, lo confermo perché io non ho intenzione di continuare.

Ho incontrato diverse persone che hanno chiesto informazioni ma sono stati sinora interessamenti fatti di chiacchiere. Sto facendo di tutto per dare un futuro al Messina, un lavoro lungo, dispendioso sotto il profilo economico e personale, stressante. Se qualcuno vuole il Messina lo prenda adesso ma con una offerta vera, reale. La società, in questo momento, sta comunque lavorando per non perdere il patrimonio della serie C, ma di programmi oggi sarebbe inopportuno parlare per rispetto della tifoseria e della città”.

Pietro Sciotto nell’ultima stagione da poco conclusa ha vissuto di momenti di crisi. Subito dopo la salvezza ottenuta dal Messina aveva dichiarato che un’eventuale retrocessione avrebbe cancellato i suoi cinque anni di presidenza, quantomeno questa “sconfitta” è stata evitata. Ma nei mesi precedenti, sconfortato, aveva anche paventato la possibilità di cedere la proprietà a stagione in corso, poi con un ulteriore sforzo di volontà ed economico ha rinforzato la squadra che si è salvata. Adesso per l’Acr Messina inizia un nuovo capitolo e al momento non ci sono certezze

La gestione Pietro Sciotto

Nella sua gestione per il presidente Sciotto cinque stagioni, quattro delle quali in Serie D. Nella prima 2017/2018 chiude sesto, poco sotto la zona playoff, il campionato lo vince la Vibonese. L’anno successivo, 2018/2019, la squadra termina al 12° posto in Serie D, salvandosi dalla griglia playout per un solo punto, ad essere promosso è il Bari.

Nel 2019/2020 il campionato sarà fermato causa pandemia Covid-19, quando la squadra era all’ottavo posto; ad essere promosso alla fine sarà il Palermo. Il 2020/2021 è l’anno della promozione tra i Professionisti con la vittoria ai danni della rivale cittadina Football Club Messina; che si arrende solo all’ultima giornata.

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia e il coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero consegnavano, nel luglio del 2021 a Roma, a Pietro Sciotto la coppa destinata alla società vincitrice del campionato di Serie D

Durante la sua gestione sulla panchina del Messina sono passati 13 allenatori. Il primo anno ha iniziato Antonio Venuto per sei giornate, poi gli è succeduto Giacomo Modica fino al termine del campionato (ventotto giornate). Nel secondo anno Pietro Infantino viene esonerato dopo cinque giornate, Oberdan Biagioni resta sulla panchina del Messina per venticinque giornate; nelle ultime quattro viene richiamato in panchina Infantino.

La terza stagione è quella più complicata con il presidente Pietro Sciotto che cambia quattro allenatori in neanche un campionato: tre giornate con Michele Cazzarò; le successive sei affidate a Pasquale Rando; Karel Zeman sarà l’allenatore del Messina per le quattordici giornate successive, prima di un nuovo cambio che vedrà Andrea Pensabene dirigere la squadra per tre partite prima della sosta definitiva.

Nella stagione della promozione fila tutto liscio per mister Raffaele Novelli che disputa tutto il campionato, 34 giornate, senza che dalla dirigenza ci siano ripensamenti. Nell’ultima stagione, quella del ritorno tra i professionisti: 8 giornate con Salvatore Sullo, 10 con Ezio Capuano e, le ultime, 19 con Ezio Raciti.

Da chi riparte l’Acr Messina

Adesso che il presidente Sciotto ha preso la sua scelta bisognerà capire quali saranno gli sviluppi. Mister Raciti, autore della salvezza tra i professionisti, ha tenuto una media da playoff e ha dato la sua disponibilità a continuare a guidare il Messina. Il tecnico ha lasciato intendere che ha ricevuto offerte, ma la sua prima opzione è rimanere in riva allo Stretto. Anche nel caso che la strada tracciata dalla dirigenza lo porti via chiede di mantenere il più possibile compatto il gruppo che si è formato. “Un gruppo che – dichiara Raciti nell’ultima conferenza stampa – con qualche aggiunta in organico può pensare seriamente ai playoff”.

I giocatori che sono sotto contratto con l’Acr Messina anche per la prossima stagione sono questi 15: Gian Marco Distefano (l’unico con contratto sino al 2024); i due portieri Antonino Fusco e Michal Lewandowski; il capitano Luigi Carillo e il collega Maks Celic; i terzini/esterni Gabriele Morelli, Tiago Gonçalves, Genny Rondinella e Nicolò Fazzi; i centrocampisti Lamine Fofana, Amara Konate, Lorenzo Simonetti e i calciatori offensivi Mattia Matese, Lorenzo Catania e Ibourahima Balde.

Raciti manterrebbe lo zoccolo duro e non si lascerebbe scappare in particolare due elementi: il messinese, autore del gol salvezza, Giuseppe Rizzo, che ha dichiarato di attendere la telefonata della società per restare, e Raffaele Russo. Menzionato dal tecnico catanese, l’esterno di Capua è stato il giocatore emblema di questa annata: primo e ultimo gol del campionato dell’Acr Messina; da sicuro partente alla permanenza per volontà del presidente Sciotto a gennaio; in campo sempre tanta corsa, volontà e passione per cercare fare sempre il risultato.

Immagine in evidenza pagina Facebook ufficiale Acr Messina.