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Akademia in serie A2. La stagione perfetta raccontata in cinque “set”

MESSINA – La splendida rimonta contro Perugia ha permesso all’Akademia Sant’Anna di conquistarsi la promozione in serie A2 di pallavolo femminile, dopo undici set giocati e dopo averne vinti sei la formazione di coach Gagliardi ha coronato una splendida stagione.

Non è stato sempre tutto semplice, tra infortuni e Covid a complicare il cammino della società del presidente Costantino, ma alla fine i sacrifici e il lavoro, non solo di quest’anno ma anche dei due precedenti, sono stati ripagati.

Il racconto della stagione di Akademia Sant’Anna

L’Akademia è ripartita dalla guida tecnica di coach Nino Gagliardi, affiancato dal vice Emanuele Mori. Confermato il messinese Peppe Venuto quale direttore sportivo. Nello staff anche Flavio Ferrara, assistente allenatore, Daniele Cesareo, scoutman ed assistente allenatore, e Antonello Catalano, collaboratore storico di Gagliardi, altro scoutman.

A livello societario ad affiancare il presidente Fabrizio Costantino troviamo Marco Maressa, nel ruolo di team manager, supportato da Massimo Apollino. Tra i partner di Akademia il Centro Diagnostico Messina Sud, il centro di fisioterapia New Delta e la nutrizionista Simona Brigandì. Riferimento con lo staff medico l’ex capitana di Akademia, fisioterapista ed osteopata, Paola Rotella.

1° La rivoluzione ad inizio stagione

Sistemati i piani tecnici e societari si è passati alla composizione della squadra a fine agosto. Confermate solo Marianna Iannone e Ambra Composto dall’anno precedente, poi sono arrivate 10 nuove atlete, che diventeranno 11 a stagione in corso. Una vera e propria rivoluzione in casa Akademia con un nuovo gruppo da plasmare con l’intento di avere 12 giocatrici sempre pronte a spendersi per la causa.

In regia Margherita Muzi, capitano designato dell’Akademia, e Ludovica Fabbo. Centrali Ambra Composto, Sara Anselmo, Erika Dell’Ermo, sempre nei pensieri delle compagne, costretta ad abbandonare per infortunio e sostituita da Giulia Cardoni. Schiacciatrici Valentina Martilotti, Deborah Liguori e Elisa Maria Garofalo; opposte Barbara Varaldo e Marianna Iannone. Nel ruolo di libero Michela Pisano e Martina Quarto.

La scelta societaria di prendere il trio Pisano, Martilotti, Muzi, appena sconfitte in finale promozione con Cerignola, è stata una scommessa alla fine vinta. Come lo è stata affiancare delle giovani promesse a giocatrici più esperte che hanno deciso di mettersi in gioco, come ha sottolineato Gagliardi nel corso della stagione.

2° Buon avvio e l’infortunio di Dell’Ermo

Pronti via l’Akademia festeggia già le prime vittorie, saranno 8 di fila tra cui anche il derby con l’Amando Volley. Alla terza di campionato in casa di San Salvatore Telesino si nota quello che forse è il punto debole della squadra, che, specie in trasferta, subisce dei passaggi a vuoto. In quell’occasione Muzi e compagne quasi si fanno ribaltare da due set di vantaggio, ma limitano i danni chiudendo al tiebreak.

Le ragazze mostrano il “15” di Erika Dell’Ermo

Ma l’Akademia è anche una squadra che lotta e non si tira indietro, come succede nella trasferta di Arzano, alla quinta partita del girone d’andata, sicuramente la partita più lottata con i primi tre set che si concludono ai vantaggi. In tutto questo le messinesi hanno dovuto fare i conti con l’infortunio di Erika Dell’Ermo, sostituita solo dal 4 novembre da Giulia Cardoni. Per tutta la stagione le ex compagne di squadra sono scese in campo con “tatuato” un cuore sulla spalla con il 15 al centro, il numero che aveva scelto Erika in Akademia.

3° Stop per Covid e le sconfitte di Akademia

A metà stagione, a ridosso delle vacanze natalizie, il Covid colpisce anche dentro l’ambiente Akademia. Alcuni rinvii, poi la sospensione del campionato da parte della Lega e la mancanza della partita che ha un effetto negativo sulla squadra, spiegava coach Mori.

In questo periodo infatti arrivano le uniche sconfitte in campionato contro Melendugno, che sarà la vera contendente per il primo posto del girone; sconfitta in trasferta al tiebreak dopo essere andate in vantaggio per le messinesi. Ma il punto più basso della stagione è la sconfitta di Castellana Grotte, al rientro dalla lunga pausa; una sconfitta che per la prima e unica volta in stagione non porta nessun punto all’Akademia. Ancora un passaggio a vuoto nel quarto set, quando sembrava che Messina potesse giocarsi quantomeno il tiebreak.

4° Il filotto, l’infortunio di Pisano e la reazione contro Melendugno

Dopo quel 7 febbraio in trasferta, con due stop nelle ultime tre partite giocate, le contendenti al primo posto del girone si sono riavvicinate. Akademia inizia quindi un filotto di vittorie consecutive e nette che la porteranno a blindare matematicamente i playoff e il primo posto con alcune giornate d’anticipo. Saranno 11 le partite senza sconfitta, tutto il girone di ritorno, ma in mezzo la sorte colpisce ancora.

Nella sfida contro Cerignola di inizio aprile, in un momento caldissimo della stagione con gare di campionato e recuperi a distanza di poco tempo, 4 partite in 11 giorni, si fa male Michela Pisano, fondamentale nel suo ruolo di libero, rottura del crociato e stagione finita per lei.

A sostituirla Martina Quarto che esordisce, nel ruolo di libero, contro Cutrofiano. Quella è la sfida forse più semplice per la truppa di Gagliardi che lascia appena 26 punti alle avversarie in tre set. Quarto se la caverà oltremodo bene sia in quella sfida che nel big match di qualche giorno dopo contro Melendugno.

Le pugliesi ancora in corsa per il primo posto volevano vincere per superare Akademia in classifica. Ma una grande prestazione e reazione di squadra, dopo il primo set perso, ha dato lo slancio che serviva nel finale di stagione per le messinesi. Risolvendo in quel momento, quantomeno, il problema del piazzamento in testa al girone.

5° La finale promozione contro Perugia

Ultimo set del nostro racconto è il playoff contro Perugia. Una squadra attrezzata che ha venduto carissima la pelle. Già all’andata in Umbria la partita era stata oltremodo equilibrata. Akademia si era fatta rimontare un set di vantaggio e poi aveva trascinato la sfida al quinto dove aveva poi ceduto.

Al ritorno il capolavoro di Akademia che rimontava due set di svantaggio e dal terzo set in poi, dove era sotto 11-15, vinceva quattro set consecutivi, impensabile per il livello di gioco espresso da Perugia fin lì nella finale. Il golden set, che sanciva la promozione in serie A2, era l’ultimo dei quattro parziali.

Una finale promozione che ha emozionato e offerto spettacolo. Entrambe le partite, di andata e ritorno, si sono concluse al tiebreak con la rimonta della squadra di casa. Il golden set a dirimere la questione e decretare la neo promossa. I punti totali, dopo undici set, quasi in perfetto equilibrio: 211 per Akademia, contro i 196 di Perugia.

I numeri di Akademia

Il dominio nel girone F di B1 femminile chiuso al comando con 20 partite vinte e solo due perse, 63 i set vinti e 14 persi, con 60 punti conquistati in classifica permetteva di giocarsi i playoff con il vantaggio del ritorno in casa, che alla fine è stato fondamentale.

Tredici vittorie arrivate per 3-0, sei per 3-1 e una per 3-2. Le sconfitte contro Melendugno, al tiebreak, e Castellana Grotte gli unici passi falsi di una stagione regolare perfetta. Imbattibilità in casa, mai perso infatti al Palatracuzzi, anche considerando la serie playoff. Dalla finale però va registrata la terza sconfitta stagionale ufficiale arrivata al tiebreak.

Il contributo di tutte le giocatrici

Campionato superlativo di Barbara Varaldo e Valentina Martilotti, schierate in tutte e 24 le partite stagionali, le 22 di campionato più le 2 dei playoff. Sempre a segno con almeno un punto a referto ed entrambe hanno fatto registrare il maggior numero dei punti ottenuti nella sfida singola: 24 Varaldo, contro San Salvatore Telesino all’andata; 24 Martilotti, contro Melendugno al ritorno.

Varaldo è inoltre l’ideatrice, inconsapevole, del saluto che finita ogni partita le ragazze rivolgono al pubblico di casa che ha imparato col tempo a ricambiare. Per la piemontese 318 punti in stagione e 19 volte in doppia cifra; battuta proprio da Martilotti 327 punti e 21 volte in doppia cifra.

Sempre in campo anche Margherita Muzi che è andata anche lei vicina a segnare almeno un punto in tutte la partite disputate e chiude con un totale di 72 punti quasi tutti tocchi di seconda o ace; in media 3 punti a partita. Curiosamente ha mancato l’appuntamento solo nella sfida contro Cutrofiano al ritorno. Curioso è il fatto che proprio in quella partita, in cui coach Gagliardi ha ruotato tutte e 12 le atlete a sua disposizione, siano andate tutte a segno tranne appunto Muzi. Buona stagione anche per Ludovica Fabbo che ha risposto presente quando è stata chiamata in causa da vice Muzi. Non è stato un campionato facile per la classe 2003, all’ombra di Margherita, ma ci ha raccontato come questa stagione l’abbia fatta crescere anche per questo motivo imparando da lei.

Superlativa anche Ambra Composto quando in campo va a segno. Salta l’unica partita che ha confessato voleva giocare contro Melendugno ed è stata fermata da un fastidio alla schiena. Stagione per la centrale da 288 punti e 15 volte in doppia cifra, miglior prestazione contro Arzano all’andata, 23 punti. Ottimo approccio a stagione in corso anche per Giulia Cardoni che ha messo a segno 158 punti; in media 7,9 ogni volta che è scesa in campo andando quattro volte in doppia cifra. Sara Anselmo ha trovato di più il campo nelle prime tre giornate, 14 punti sui 21 totali; prima che la società andasse a pescare tra le svincolate la sostituta di Dell’Ermo. Prestazione da sottolineare la sua contro Melendugno, quando la mattina si viene a sapere che Composto non sarà del match e lei la sostituisce senza far rimpiangere la sua assenza.

Quasi un tandem quello tra Deborah Liguori ed Elisa Maria Garofalo. Le due nella testa di Gagliardi sono intercambiabili, se c’è una in campo non c’è l’altra. Liguori ha dalla sua l’esperienza e infatti accumula più partite da titolare e punti (151 in tutto); ma Garofalo si fa sempre trovare pronta e gioca con una discreta personalità quando c’è bisogno di lei o la collega deve rifiatare. Metterà assieme un bel bottino di 68 punti. Discorso diverso in stagione per Marianna Iannone, la sarda ha davanti Barbara Varaldo e nonostante “lo stimolo a livello sportivo” per migliorare sia quello di scalzarla dal posto di titolare col passare delle partite è forse quella che viene meno impiegata. La sua miglior prestazione sono i 10 punti contro San Salvatore Telesino quando coach Gagliardi le ha concesso un po’ più di spazio.

Chiudiamo con le due “libero” di Akademia, Michela Pisano e Quarto, unite non solo dal ruolo ma anche da un legame che si è rinforzato nelle ultime giornate. Sulla prima resta l’indecisione se considerarla la donna molla o di gomma; a parte gli scherzi è sempre reattiva e sempre pronta a rialzarsi dopo un recupero. Per lei anche due punti in stagione. Su Martina Quarto c’è da sottolineare il suo impiego inizialmente come float-tatrice in battuta, dei 10 punti a referto molti sono ace, per mettere in difficoltà le avversarie. Nel finale di stagione è chiamata a sostituire Pisano e beneficia dei consigli di quest’ultima a cui si affida totalmente e che in condizioni fisiche precarie dà il suo contributo alla squadra come può.