La situazione economica cittadina era già critica prima dell’arrivo della pandemia. Proprio per questo le misure prese dal Comune per far fronte all’emergenza con la Family card dovrebbero essere ampliate. E’ la proposta dei consiglieri comunali del Pd Antonella Russo, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro e Alessandro Russo. I consiglieri apprezzano la decisione presa dall’amministrazione e l’istituzione di un fondo di quasi a 40 milioni di euro, da usare per sostenere le famiglie bisognose.
“Riteniamo quindi necessario ampliare la platea dei soggetti beneficiari dei buoni spesa “Messina family card”, vista la consistente disponibilità economica che il comune di Messina ha messo in campo a tale. I parametri di accesso ai benefici individuati nella delibera di giunta risultano però, in relazione al limite di depositi bancari e postali posseduti dalle famiglie richiedenti, eccessivamente restrittivi. La condizione di povertà infatti si sta progressivamente estendendo alle fasce sociali che finora hanno goduto di sicurezze economiche”.
In altre città ove è stato previsto quale parametro di accesso al beneficio l’esistenza di una soglia di deposito bancario o postale, rilevano i consiglieri, tale soglia risulta molto più ampia rispetto a quella indicata dal comune di Messina. Il comune di Reggio Calabria, ad esempio ha indicato come limite un patrimonio finanziario disponibile (conto corrente/bancario/postale) superiore ad euro 5.000,00, a prescindere dal numero dei componenti il nucleo, condizioni analoghe a quanto previsto dal Comune di Milano. Il comune di Catania pare non abbia individuato nessuna soglia di risparmio posseduto quale parametro di accesso alla card.
Gli esponenti del Pd chiedono quindi al sindaco 1)di ampliare la platea dei soggetti interessati alla misura del Buono spesa “Messina family card”, anche ai seguenti soggetti:
Qualora non sia possibile eliminare del tutto il presupposto derivante dal limite ai depositi bancari e postali dei richiedenti, i consiglieri Pd chiedono di elevare, le soglie di risparmio in relazione al nucleo familiare, entro il limite di risparmio di € 5.000,00 a singolo nucleo familiare. Nell’eventualità che il parametro debba necessariamente rapportarsi al numero di componenti del nucleo familiare, modificarlo nel modo seguente: