Coronavirus Messina, tributi sospesi. De Luca: "32 milioni per aiutare chi non ha nulla"

Coronavirus Messina, tributi sospesi. De Luca: “32 milioni per aiutare chi non ha nulla”

Marco Ipsale

Coronavirus Messina, tributi sospesi. De Luca: “32 milioni per aiutare chi non ha nulla”

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mercoledì 01 Aprile 2020 - 12:12

Oltre ai 6 milioni di fondi regionali e statali, il Comune di Messina vuole aggiungerne 32 per chi è in difficoltà economica

MESSINA – L’Amministrazione comunale ieri ha costituito il Fondo Emergenza Covid 19 Fec 19, dall’importo iniziale di 39 milioni 190mila euro.

I fondi previsti dal Comune di Messina sono esattamente 32 milioni 831 mila euro, ai quali aggiungere 4 milioni 651mila euro di fondi regionali e 1 milione 707mila euro di fondi statali.

32,8 milioni (in aumento rispetto all’idea iniziale di 20 milioni) che dovrebbero arrivare in gran parte da fondi europei riprogrammati (32 milioni 144mila euro), poi anche da risorse comunali (risparmio di spesa derivante dalla sospensione dei mutui, 687mila euro) e da contributi volontari sul conto corrente Iban 89N0200816511000300034781 con la causale “sostegno emergenza Coronavirus Città di Messina” oppure raccolti in qualsiasi altra forma.

MESSINA FAMILY CARD E ALTRE MISURE

“Il fondo – spiega il sindaco Cateno De Luca – sarà utilizzato per le seguenti finalità: l’erogazione di un buono spesa denominato ‘Messina Family Card’ da poter spendere presso i negozi alimentari convenzionati; come contributi alloggiativi, spese di utenze, percorsi di accompagnamento per prevenire la perdita dell’alloggio e perseguire l’autonomia abitativa; per l’acquisto, sviluppo tecnologico e dispiegamento di strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 sue diverse forme; per eventuali altri servizi di aiuto sociale che si renderanno necessari nell’ipotesi del protrarsi dell’emergenza da gestire attraverso l’Azienda Speciale Messina Social City; interventi di natura strutturale a medio temine che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio-economico della città”.

L’IMPORTO DEI BUONI SPESA

I buoni spesa Messina Family Card avranno un importo minimo di 300 euro mensili per nuclei di un solo componente, con la maggiorazione di 100 euro mensili per ogni componente del nucleo familiare superiore ad uno, con il tetto massimo di 600 euro mensile, per i mesi di aprile e maggio. Sarà destinato ai nuclei familiari che, previa l’obbligatoria dichiarazione sostitutiva di certificazione, comproveranno lo stato di bisogno.

CHI POTRA’ AVERLI

I beneficiari della misura sono quei nuclei familiari che: a) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività produttiva di ogni genere in base ai Dpcm ed alle altre disposizioni contro il coronavirus; b) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza di licenziamento di uno dei componenti, qualora nel nucleo familiare medesimo non vi sia altra fonte di reddito; versano in stato di bisogno, con priorità per quelli che non sono assegnatari di sostegno pubblico.

SCADENZA TRIBUTI PROROGATA

L’Amministrazione comunale ha anche disposto la proroga dei termini di scadenza (e non l’esenzione, come invece era stato detto in un primo momento) per la riscossione dei tributi. Le scadenze tra marzo e aprile dei pagamenti di tributi, canoni e contributi sono prorogate sino al 31 maggio, senza applicazione di sanzioni per tardivo versamento. Tra queste scadenze rientrano: le rette mensili di frequenza dei servizi socio educativi comunali; le rateizzazioni dei piani di rientro concesse ai contribuenti titolari di attività commerciali, con riferimento ai tributi comunali – Tari e Cosap.

ESENZIONE DEI TRIBUTI ALLO STUDIO, SE COMPATIBILE CON GLI EQUILIBRI DI BILANCIO

L’esenzione tributaria da marzo a settembre è invece “allo studio se compatibile con gli equilibri di bilancio. I criteri di esenzioni – conclude De Luca – sarebbero gli stessi per l’assegnazione della Messina Family card, con l’aggiunta dei liberi professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi che hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività in base ai Dpcm ed alle altre disposizioni contro il coronavirus”.

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2 commenti

  1. Si può sapere cosa comporta la riprogrammazione dei fondi europei, a cosa erano destinati e a cosa inevitabilmente si dovrà rinunciare o si dovrà rinviare?
    Idem per quelli comunali.
    Grazie

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  2. Cercasi disperatamente due 2 commissari per la prefettura eil comune. Nota bene non mi sento abbastanza tutelato. Urgente urgente

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