LA LETTERA

Coronavirus, lettera agli sciatori anonimi: “Avete sbagliato, ammettetelo”

Di seguito la lettera di una messinese, Marcella, sulla vicenda degli sciatori ed in particolare in risposta alla lettera pubblicata ieri da Tempostretto di uno “sciatore anonimo

Inorridita per il vostro egoismo

Ho letto e continuo a restare inorridita e rimanere fermamente convinta che ciò che avete fatto è stato un atto di puro egoismo e irresponsabilità nei confronti di voi stessi dei vostri figli dei familiari e di tutti coloro che avete incontrato in questi lunghi giorni. Io in primis ho impedito a metà febbraio a mia nipote di venire dal nord per il compleanno della nonna, già allora si parlava abbastanza seriamente, ma evidentemente non troppo per tutti, del virus e dei rischi che i trasferimenti potevano comportare. Mi sono scontrata diverse volte in quel primo periodo con tanti colleghi che mi accusavano di allarmismo e si lamentavano di non poter rinunciare ad andare in palestra, di non poter viaggiare. Dicevano che era un assurdità. Non era allarmismo era precauzione, era essere realistici, era mettere il cervello in funzione e documentarsi. Non poteva tutto rimanere circoscritto in Cina, ma a volte la stupidità, l’arroganza, l’egocentrismo annebbia tutto il resto e questi sono i risultati.

Avete causato un danno immane

Di gente ignorante ( e non è ignoranza da mancanza di istruzione) e irresponsabile ce n’è tanta e ovunque, la vediamo ancora in questi giorni, ma questa non è una giustificazione per il danno immane che avete fatto a voi stessi e alla vostra città. Avete deciso di partire. Ecco in questo caso avrei potuto dire:” cavoli vostri”, ognuno è libero di mettere in pericolo la propria vita come meglio crede. Certo se ci sono genitori o medici avrei anche detto qualcosa di più, data la situazione contingente, ma pure e semplici considerazioni personali, niente di più. Il mio motto è sempre stato vivi e lascia vivere …..tutto sarebbe finito lì. Vi sareste pianti le conseguenze di questo vostro gesto irresponsabile.

Vi sentite al di sopra di tutti

Ma no… molti di voi, che evidentemente si sentono sopra le parti, superuomini, super imprenditori, super medici, super impiegati, super liberi professionisti, hanno voluto anche aggravare le conseguenze delle loro azioni spregiudicate. Perchè rispettare le regole? ” tanto loro erano solo tra messinesi” … quindi…. Perchè autodenunciarsi e segnalare che erano passati da zone a rischio? Perchè rispettare le imposizioni dettate dal Governo, dal Sindaco, dal Governatore o da chicchessia? Perchè mai rimanere in casa in quarantena? Loro che evidentemente credevano che il ceto sociale di appartenenza li avrebbe protetti contro il virus.

Come riuscite a dormire?

Invece ecco qui i danni, avete diffuso il virus tra pazienti inconsapevoli, cassieri, clienti, parenti e amici. Avete contribuito a diffondere nella nostra città questo maledetto virus, sprezzanti di qualsivoglia senso di civiltà e di rispetto per la vita e per la salute. E avete anche il coraggio di scrivere…. Io al posto vostro non uscirei più di casa, cambierei città, e soprattutto non riuscirei a dormire al pensiero di ogni persona che con il vostro inqualificabile gesto avete potuto contagiare e che potrebbe anche morire, di quei posti letti in ospedale che pian piano si riempiranno a causa vostra, e che anche voi state occupando. Abbiate almeno la compiacenza di astenervi da questi atteggiamenti inutili e poco costruttivi voi, e i vostri legali che scrivono arrampicandosi sugli specchi. Accettate il fatto di aver sbagliato, non vi giustifica sicuramente, ma è il minimo che potete fare.

Vi imploro: fate i vostri nomi

L’unico gesto che in questo momento vi potrebbe fare onore, per cercare un pò di redimervi, non davanti ai nostri occhi, ma a quelli di chi è davvero sopra ogni cosa, è quello di diffondere i vostri nomi per poter permettere a chi ha avuto contatti di poter correre ai ripari. Prima o poi i nomi verranno fuori, anche se tanti già si sanno e forse allora sarà tardi. Almeno contattate tutte le persone -ma veramente tutte- e informate. I contagi crescono ogni giorno di più, abbiate il coraggio di farlo, vi imploro come madre, come figlia, come moglie, come una concittadina che ha paura. Se avete ancora un briciolo di coscienza dovete farlo! Potrebbe salvare delle vite e potrebbe aiutare a bloccare il contagio. Mi auguro che chi sta lassù, e tutto può,possa illuminare i vostri cuori e vi possa guidare verso la giusta decisione nell’interesse collettivo.

Lettera firmata