Coronavirus

Covid Messina. L’Asp e il caos dei rifiuti dei positivi in quarantena

IL VIDEO – Il caso di Irene Antonuccio non è isolato. Tempostretto da settimane riceve decine di segnalazioni non solo su disagi e disservizi legati ai tamponi o al tracciamento, ma anche relativi al mancato smaltimento dei rifiuti “a rischio” di positivi in isolamento domiciliare. Vi sono, come spiegato anche da De Luca nella diretta facebook di questa mattina, due tipologie: A e A1 (quest’ultima tipologia è di competenza dell’amministrazione comunale).

I rifiuti dei positivi

La tipologia di rifiuti A è di quanti, risultati positivi, sono in quarantena a casa. La competenza della raccolta in questo caso è dell’Asp. I rifiuti non devono essere mischiati agli altri, pertanto, così come accade da settimane, chi è in isolamento deve attendere il ritiro da parte di personale autorizzato (e anche appositamente attrezzato). Ma, come abbiamo riportato in alcuni articoli, a Messina l’Asp non ha dato risposte efficaci (per usare un eufemismo) alla criticità.

L’azienda sanitaria infatti ha affidato il servizio in appalto ad una società di Catania, così come hanno fatto altre Asp della Sicilia. Il problema a quanto pare riguarda l’aspetto organizzativo. La stessa società peraltro ha spiegato alla Regione che il numero delle persone in isolamento che necessitano di smaltimento dei rifiuti è aumentato a livello esponenziale al punto che nei comuni più piccoli sono state le singole amministrazioni a fornire supporti per questo tipo di servizio.

La situazione a Messina

A Messina la situazione è drammatica, perché decine di persone sono state costrette ad accumulare i sacchi di spazzatura nei balconi, nelle terrazze, ed a “convivere” con un ulteriore disagio oltre a quelli già acclarati. L’aggravante, come dimostra il caso della signora Antonuccio, è che nessuno risponde dall’Asp o dall’Usca. E i rifiuti aumentano.

L’intervento di De Luca

Questa mattina abbiamo atteso 3 ore prima dell’arrivo di un (dicasi un) operatore che da solo ha dovuto svolgere tutto il lavoro per portar via la spazzatura accumulata in 20 giorni. Le colpe chiaramente non sono della società, ma di una catena organizzativa che è andata da tempo in tilt. L’intervento di oggi infatti è avvenuto solo perché il sindaco era in diretta con i soliti toni fuori dalle righe, in pieno viale San Martino, contro La Paglia, il governatore, l’assessore e via dicendo. De Luca tra l’altro ha chiaramente indicato le falle del sistema. L’Asp infatti ha trasmesso SOLTANTO IERI, 17 DICEMBRE, L’ELENCO DELLE PERSONE in isolamento che necessitano di raccolta rifiuti.

E’ evidente che una falla simile merita un immediata soluzione. Sono poi tante le domande che ci poniamo. Ad esempio, quanti mezzi ed operatori servono per smaltire spazzatura accumulata in queste settimane? Quanto tempo servirà? Si lavora anche nei week end? Anche questo è covid, anche questo merita risposta.