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“Dall’abolizione scellerata del Rdc un’emergenza povertà, rafforziamo lo Sportello” VIDEO

MESSINA – Fine del reddito di cittadinanza: un’emergenza sociale e “una scelta scellerata” per l’assessora comunale Alessandra Calafiore. Mentre risultano dodicimila le domande a Messina e provincia per essere inseriti nel reddito d’inclusione, c’è la necessità di rafforzare lo sportello unico – che vede già insieme Inps, Comune e Centro per l’impiego – per il contrasto alla povertà. Sottolinea l’assessora: “Ogni martedì, a palazzo Satellite di Piazza della Repubblica, dalle 9 alle 12.30, al piano terra, c’è un punto di riferimento fisso per le persone in difficoltà. Abbiamo deciso di unire le nostre forze per fornire in tempo reale, attraverso i funzionari dei vari uffici, le risposte in questo momento così complicato. Quasi 400 già sono stati i cittadini che, in soli 3 mesi dalla sua istituzione, hanno potuto usufruire dei servizi offerti dallo Sportello unico di accompagnamento verso le misure di contrasto alla povertà”.

“Tirocini e formazione lavoro come obiettivi ma il danno per l’eliminazione del Rdc è indelebile”

Evidenzia l’assessora: “L’abolizione del reddito di cittadinanza (Rdc) e oggi la misura del reddito d’inclusione? Non si è tenuto conto delle reali esigenze delle persone. Ci sarà tutta una fascia scoperta e priva d’aiuto. Noi aiutiamo le persone in difficoltà per fronteggiare l’emergenza. La Sicilia, la seconda regione per numero di percettori di reddito di cittadinanza, pagherà in modo indelebile le conseguenze delle scelte scellerate del governo nazionale. Ci sono persone, a 59 anni, che non sanno come sostenersi, ad esempio. Noi proponiamo la formazione lavoro e si percepiscono 350 euro, se si segue con continuità, ma la formazione non è adatta a tutti. Dipende dall’età e dall’esperienza. Però sono orgogliosa che tante persone abbiano conseguito le patenti B e quelle superiori, necessarie per svolgere alcune attività lavorative. A volte genitori e figli insieme. E abbiamo attivato 217 tirocini. Un vero strumento di contrasto alla povertà. Serve una formazione che non crei precariato. Anche con i Puc, Progetti utili alla collettività, rafforzeremo queste misure. Allo stato attuale, sono 400 i corsi di formazione proposti”.

Si legge in una nota dell’amministrazione comunale: “Comune, Inps e Centro per l’Impiego di Messina rappresentano un’interfaccia unica con la quale i cittadini interessati hanno avuto l’opportunità di rivolgersi per avere informazioni chiare e assistenza riguardo alle nuove procedure per l’accesso ai benefici previsti dalla nuova normativa. Normativa che prevede il supporto per la formazione e il lavoro (Slf) e l’Assegno di inclusione (Adi)”. L’obiettivo è pure facilitare la “presa in carico” da parte dei Servizi sociali lì dove ne ricorrono i presupposti di legge.

Povertà, fragilità ed esclusione sociale, più che un’emergenza sono un problema strutturale a Messina. Lo Sportello nasce dalla volontà dell’assessora alle Politiche sociali Calafiore, del direttore provinciale Inps di Messina Gaetano Minutoli e del dirigente del Centro per l’impiego Giacomo De Francesco. Attraverso lo Sportello unico, è possibile, dopo l’eliminazione del reddito di cittadinanza, “monitorare le diverse necessità e i bisogni, forendo un più completo quadro della situazione attuale, già sotto osservazione dei Servizi sociali”, fa sapere il Comune.