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“Foggia pericoloso sui calci piazzati, noi con le prestazioni”, parlano i tifosi del Messina

MESSINA – A piccoli passi verso la meta. E’ questo il mantra che sta accompagnando i tifosi del Messina nelle ultime due settimane. I punti con Benevento e Latina avvicinano gradualmente società e squadra ad una salvezza che, solo qualche mese addietro, sembrava fosse ormai una remota speranza. Ed, invece, è solo questione di poco, pochissimo davvero.

Una salvezza che la matematica non può ancora certificare, ma che virtualmente la banda di Giacomo Modica si è conquistata con grandi sacrifici, bel gioco e risultati sorprendenti. Adesso, si spera. E la speranza non è soltanto quella di poter festeggiare la permanenza, ma di andare a giocarsi qualcosa di più significativo, un traguardo che è mancato in questi ultimi anni. Nei pensieri del presidente Sciotto e dei tifosi, questa meta è sempre stata presente; quel traguardo dei play-off che, anche non portasse a nulla in fondo al percorso, ricoprirebbe quantomeno un valore fondamentale per guardare al futuro con un’ottica differente: entusiasmare una piazza che ha solo bisogno di una scintilla per ritrovare i fasti di seguito di un tempo.

Tanta gente al campo, non si può fallire

E oggi al “Franco Scoglio” per la gara contro il Foggia – fischio d’inizio ore 14.00 – saranno in tanti i presenti: “La gente vuol tornare a festeggiare traguardi, vittorie che possano darci la speranza di giocarci la B” ci dice Alessandro, il nostro tifoso scaramantico. “So che in molti si aspettano ormai le mie dichiarazioni pre-partita. Anche stavolta dico che faremo bene perché non si possono deludere le persone che verranno al campo, ma soprattutto perché questo Messina è tanta roba”.

Non poteva mancare il riferimento a mister Capuano: “E poi abbiamo battuto il Taranto di Eziolino, il nostro talismano”.

Alessandro è convinto che questo Messina “non solo centrerà i play-off ma andrà anche molto avanti. Sarà una scheggia impazzita che tutti vorranno evitare e darà filo da torcere dentro e fuori casa. Chi vorrà andare in serie B dovrà fare i conti con noi”.

Manovra a ritmi elevati per battere i satanelli

Per Federico quella di oggi contro il Foggia sarà una gara da non perdere: “I pugliesi non sono in uno splendido momento e mancherà loro qualche pedina fondamentale. Dovremo stare attenti sui calci da fermo; sono molto pericolosi. Ma con la manovra a ritmi elevati che caratterizza le nostre gare, potremo tenerli sotto controllo e evitare che si affaccino dalle parti del nostro estremo difensore. Potrebbe essere una gara con tanti goal e che ci faccia finalmente entrare in zona play-off”.

Da Torino al “Franco Scoglio”, il viaggio felice di Marco

Marco è arrivato da Torino, dove risiede ormai da qualche anno, per assistere all’incontro con il Foggia: “Ricordo l’anno della promozione in B con Aliotta. Allora, stavo ancora a Messina ma già mi spostavo a Genova per lavoro. Quell’anno partì dalla Liguria con due giorni di anticipo in bus per assistere alla gara con l’Ascoli; lungo il tragitto si ruppe il motore e restammo fermi per qualche ora di troppo. Meno male che non si trattò di troppo tempo; già temevo che non avrei potuto assistere alla partita. Poi, andò bene”.

Questa volta Marco verrà a vedere il Foggia: “E’ la prima partita di quest’anno per me. Ho scelto proprio questa perché credo che potrebbe fare la storia, consentendoci di entrare in zona play-off. E sarebbe davvero un fatto storico, visto l’andamento degli ultimi campionati. Non ho voluto perdermi l’occasione”.

Francesco dal Friuli tifoso del Messina per “colpa” del nonno

Francesco è friulano di nascita, ma segue il Messina – ci dice – “per colpa di nonno Franco”.

“Lui non mancava mai allo Stadio Celeste e mi raccontava, sempre con gli occhi lucidi, delle imprese della gente di Messina. Si, proprio così, perché per lui erano i tifosi a vincere le partite con un sostegno pazzesco dall’inizio alla fine”.

Francesco seguirà la partita a distanza: “Devo dire che negli ultimi anni mi ero un pò disaffezionato, ma i risultati, le belle prestazioni di quest’anno mi hanno fatto tornare e attirato nuovamente la mia attenzione, riportandomi sulla retta via”.

“Non ho mai avuto dubbi – prosegue Francesco – su che squadra seguire, anche quando in città, qualche anno fa, è nata una pseudo alternativa. Si capiva a mille chilometri di distanza quale fosse il vero Messina. In verità, mi informavo solo sui risultati della squadra del mitico presidente Sciotto e nulla di più”.

“Oggi sarà una battaglia che porteremo a casa – conclude Francesco – e alla fine si festeggerà sotto la curva, io da casa mia in Friuli”.

Arbitri poco preparati, ma ai play-off ci andremo comunque

Infine, Davide non fa sconti né al Foggia, né ai direttori di gara: “I pugliesi verranno qui e dovranno lasciare i tre punti. Lo scorso anno ci portarono via l’intera posta in palio ma quest’anno sarà differente”. E sugli arbitri: “I loro errori ci sono costati troppo spesso cari. Ci mancano tanti punti con cui avremmo potuto stare tranquillamente con le grandi. E, invece, ci troviamo fuori dalla zona che conta ma ancora per poco. Credo che non ci sia malafede ma soltanto poca preparazione. Del resto, se sono in C e non in A, un motivo ci sarà pure”.