Politica

La carica dei 341 assunti al Comune di Messina: un’occasione da non sprecare

MESSINA – “In un anno sono state gestite 26mila domande. A regime saranno inseriti 341 nuovi dipendenti a tempo indeterminato che daranno al Comune di Messina la marcia in più che serve. Ringrazio gli attuali dipendenti che hanno saputo tenere alta l’asticella dei servizi, nonostante il numero risicato”. Il sindaco Federico Basile incassa il parere favorevole della Cosfel, Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, e si prepara a cambiare la macchina comunale a Palazzo Zanca. Non a caso evidenzia: “Oltre ai 341 dei concorsi, saranno anche stabilizzati 39 agenti e ci sarà un concorso per altri 100 poliziotti municipali, forze necessarie per compensare i pensionamenti. 500 nuovi dipendenti saranno fondamentali per rialzare la qualità dei servizi, che comunque in questi anni c’è stata, e garantire maggiore efficienza”. E non dimentichiamo le due figure dirigenziali previste e i 75 profili amministrativi da bandire quest’anno.

Il sindaco tiene a sottolineare gli sforzi dei  970 dipendenti, a fronte di una dotazione di 1500. Ma sa bene che solo un numero più cospicuo, se attrezzato alle sfide della pubblica amministrazione di questi anni e ben indirizzato da una visione politica, può cambiare il corso delle cose. E puntare a servizi efficienti e a misura di cittadini. Ecco perché non va persa l’occasione della nuova stagione dei concorsi. Non per esaltare il lavoro delle Giunte De Luca e Basile, che va analizzato con rigore nelle sue luci e nelle sue ombre senza manicheismi, ma perché una riorganizzazione della macchina comunale è condizione fondamentale per mettersi alle spalle un’idea vecchia, ci auguriamo, del Comune e delle sue inefficienze.

Ieri De Luca era proprio lì, nella stanza del sindaco (nella foto), e le tappe del Piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti siciliana e ora delle assunzioni possono consolidare l’attuale amministrazione, purché i nuovi arrivi siano messi nelle condizioni di dare un apporto sostanziale.

I nuovi profili a Palazzo Zanca: se ben guidati potranno cambiare in meglio la macchina comunale

5 avvocati, 25 funzionari contabili, 42 istruttori amministrativi (giudicati idonei e non i 50 previsti) e 50 istruttori tecnici, 20 funzionari legali, 5 funzionari area vigilanza, 7 istruttori contabili e, in una fase successiva, 100 funzionari tecnici e 79 funzionari amministrativi. Tutti profili che, se indirizzati con rigore e intelligenza, potranno cambiare in meglio la macchina comunale in un territorio afflitto da emergenze che non sono tali ma problemi strutturali. In primis disagi sociali ed economici d’immani proporzioni.

Di conseguenza, la struttura burocratica e amministrativa deve lavorare al servizio di una politica mirata a creare le condizioni per investire in questa terra. Per bloccare, nel tempo, l’emorragia di persone che vanno via perché costrette dall’assenza di lavoro. Si deve andare via per scelta e non per costrizione. E attrarre imprenditori e realtà di fuori. Solo una macchina comunale che non crei problemi, e anzi agevoli procedure e meccanismi, nel rispetto della legalità, lo può garantire.

Il Comune non crea posti di lavoro ma può porre le condizioni perché le realtà imprenditoriali e commerciali, provenienti da tutto il mondo, considerino Messina e il suo territorio come uno spazio dove occupazione, impresa, cultura, turismo, innovazione tecnologica, industrie del futuro possano trovare una nuova casa.

Oggi, in una Messina ancora affilitta dal problema acqua e dall’abbandono sociale di intere fasce di popolazione, sembra impensabile. Ma tutto può accadere, se c’è una regia politica. Ecco perché l’occasione delle nuove assunzioni non va sprecata.