Politica

L’affondo di Navarra: “Sul risanamento da De Luca e Musumeci solo parole”

Finora sul risanamento solo parole e pochi fatti. Non le manda a dire il parlamentare Pd Pietro Navarra sulla legge speciale per lo sbaraccamento di Messina, al momento ferma in Commissione Ambiente della Camera. I fendenti sono nei confronti sia della Regione Siciliana che del sindaco De Luca.

Navarra: scommessa perduta

Il 21 maggio del 2018- scrive Navarra– in piena campagna elettorale per le elezioni comunali della città di Messina, l’on. Cateno De Luca annunciava: Il tempo è scaduto. L’Agenzia per il Risanamento potrà contare su una dotazione iniziale di 80 milioni di euro. In 2/3 anni saranno rase al suolo tutte le baraccopoli. Da allora ha ripetuto annunci di identico tenore, senza mai rispettare le scadenze fissate. La scommessa è stata ampiamente perduta: a fronte di 2400 nuclei familiari ai quali l’Amministrazione comunale aveva annunciato di assegnare gli alloggi, soltanto il 10% circa di questi ha ricevuto quanto gli era stato promesso”.

“Da Musumeci parole al vento”

Per l’esponente Pd le parole al vento non sono solo quelle di De Luca ma anche della giunta Musumeci, che sul risanamento ha preso impegni pubblici, anche per voce dei suoi assessori, senza però mantenerli. “Agli annunci della Regione era seguito un trasferimento di risorse dalla Regione all’Agenzia per il Risanamento di soli 500 mila euro per pagare gli stipendi agli amministratori. Poi, il nulla. Solo altri annunci. Nonostante tutto ciò, il nostro Sindaco il 10 ottobre del 2019, immemore di quanto promesso e mai mantenuto, affermava che “grazie al governo Musumeci nei prossimi anni si chiuderà la stagione delle baracche”.

Da Palermo neanche un euro

Ma è sempre lo stesso sindaco, sottolinea il parlamentare Pd che ascoltato in audizione in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha dichiarato che la Regione siciliana non avrebbe versato un solo euro nelle casse comunali per fronteggiare l’emergenza abitativa e le risorse che sta utilizzando l’Agenzia per il risanamento sarebbero quelle ereditate (con qualche rimodulazione) dalla vituperata amministrazione Accorinti.

De Luca e il “nemico” Provenzano

“In questo quadro desolante, qualche giorno fa il Sindaco si esibisce in ciò che sa fare meglio: trovare un nemico della città di Messina per nascondere i propri insuccessi e quelli della sua Amministrazione, inanellati in ben 30 mesi di gestione della città. E questo nemico lo trova nel Ministro Provenzano che sembrerebbe avere l’unica colpa di essersi assunto l’onere di sostenere l’iter legislativo di tre progetti di legge, depositati in Parlamento su iniziativa di deputati della maggioranza e di una parte dell’opposizione, che prevedono una gestione commissariale del risanamento delle aree degradate della città di Messina. Musumeci e Falcone promettono 250 milioni di Euro e in tre anni. Però non arriva nulla e il Sindaco De Luca se ne fa una ragione. Invece, la sensibilità e la disponibilità del Ministro Provenzano di sostenere i progetti di legge in Parlamento è ripagata con l’invettiva e lo sfottò di un Sindaco irresponsabile”.

Navarra si dice certo che il governo nazionale arriverà la risposta ai bisogni di migliaia di cittadini messinesi a cui è stato negato, da decenni, diritto di cittadinanza: “Mi auguro che ciò possa accadere presto anche per tappare la bocca a tutti coloro che la usano solo per fare rumore».