Cronaca

Messina. Emendamento della Zafarana per destinare 10 milioni alla Zona Falcata

Dieci milioni di euro per gli interventi di salvaguardia, recupero e valorizzazione della Zona Falcata di Messina. È quanto previsto da un emendamento alla Finanziaria regionale presentato dalla deputata del M5s Valentina Zafarana, che ha individuato la copertura finanziaria per lo stanziamento delle risorse dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

«Lo scorso dicembre – spiega Zafarana – il presidente della Regione Nello Musumeci aveva annunciato l’intenzione di voler avviare degli interventi urgenti sui monumenti dell’area che si trovano in condizioni di maggiore degrado e che presentano un rischio strutturale più elevato, a partire dalla Real Cittadella, ma mancavano ancora le relative coperture finanziarie, che dovevano essere individuate dal dipartimento regionale della Programmazione. Per evitare che potesse trascorrere ancora del tempo e accelerare l’iter, abbiamo deciso di passare dalle parole ai fatti, intervenendo in modo concreto per trovare le risorse».

«Grazie a questo emendamento potrà essere possibile intervenire in tempi celeri per iniziare a restituire alla cittadinanza una delle aree più belle e bistrattate di Messina dopo decenni di chiacchiere», prosegue la deputata, che insieme al collega Antonio De Luca esprime la sua soddisfazione anche per l’importante lavoro di caratterizzazione delle aree portato avanti dall’Autorità di Sistema Portuale per consentire la necessaria bonifica e la successiva riqualificazione di tutta la Zona Falcata, già progettata nero su bianco dall’AdSP.

«Di recente – commenta De Luca – l’Autorità Portuale dello Stretto ha aggiudicato a due ditte specializzate la gara per la caratterizzazione dei terreni, con un appalto di oltre 758mila euro. Un passaggio necessario per poter dare il via ai tanto attesi interventi di bonifica in vista di una futura fruizione dell’area. È il risultato dell’ottimo lavoro portato avanti dal presidente Mario Mega in sinergia con gli organi preposti per restituire alla cittadinanza un’area nevralgica allo sviluppo economico e turistico di Messina».