Zona Falcata, ecco i prossimi passi. Si potrà visitare la Madonnina di Messina

Zona Falcata, ecco i prossimi passi. Si potrà visitare la Madonnina di Messina

Marco Ipsale

Zona Falcata, ecco i prossimi passi. Si potrà visitare la Madonnina di Messina

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domenica 20 Dicembre 2020 - 07:00

A breve la caratterizzazione, solo dopo si potrà conoscere quali interventi di bonifica serviranno, con l'obiettivo di aprire presto piccole parti non inquinate

1 milione e 700mila euro spesi finora per i primi interventi nella Zona Falcata, soprattutto alla Real Cittadella. Pulizia, scerbatura, rimozione di un sacco di rifiuti anche inquinanti (60mila euro), poi si è conclusa la demolizione dei fabbricati adiacenti che nulla avevano a che vedere col bene storico (320mila euro) e sono state completate le attività con georadar propedeutiche alla caratterizzazione (760mila euro). L’offerta è in fase di valutazione e tra poco partiranno i carotaggi.

Solo dopo la caratterizzazione, si potrà conoscere la necessità di bonifica dell’area, una spesa che potrebbe aggirarsi sui cento milioni di euro.

“Nei primi mesi dell’anno faremo uno studio di fattibilità. Quando avremo chiarezza di aree contiminate, e non, accetteremo offerte di collaborazione dalla Regione (Musumeci ha annunciato lo stamziamento di 10 milioni, vedi articolo a parte, ndr) per cercare di rendere in sicurezza appena possibile le prime parti della Real Cittadella” – dice il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega. Ma è fondamentale concludere la caratterizzazione, non potremo mai consentire l’utilizzo di aree senza certezza che non ci sia rischio di contaminazione. Lì ci sono state attività inquinanti per decenni, potrebbe essere pericoloso”. Nel frattempo, dopo lo sgombero di giugno, costato 45mila euro, c’è stata l’ennesima occupazione abusiva. “Saremo costretti a fare ancora recinzioni e pulizie”.

Messinesi e turisti alla Madonnina

C’è poi un’altra novità. L’Autorità Portuale ha firmato un protocollo d’intesa con Marina Militare, Comune e Soprintendenza di Messina per il recupero e la valorizzazione dei monumenti dentro la base militare di Messina, a partire dalla Madonnina. “L’obiettivo è di portare i turisti a visitarli, quella porzione di solito sottratta alla fruizione pubblica potrà tornare disponibile per la collettività” – conclude Mega.

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