Politica

Messina. Se i parcheggi per la Polizia sì e per i cittadini no FOTO

Da sempre in via San Giovanni di Malta, parallela del viale Boccetta, si parcheggia sul marciapiede in divieto di sosta. Una situazione incivile, anche perché molti non si preoccupano neanche di lasciare uno spazio minimo per i pedoni, spesso costretti a camminare in strada, coi pericoli che ne derivano.

Il marciapiede, tra l’altro, dopo aver “sopportato” anni di carico di automobili, è andato distrutto, tanto che nello scorso novembre è stato rifatto. Consentendo alle auto di parcheggiare in modo disordinato ovviamente si tornerebbe punto e a capo.

Ma non si tratta solo di inciviltà. Spesso i residenti non hanno alternativa, se non quella di parcheggiare lontanissimo da casa. Si tratta, inoltre, di una zona frequentata dai pendolari del vicino Boccetta. Ecco perché trovare un parcheggio non è affatto facile.

I parcheggi per la Questura

Un problema anche per la Questura di Messina, la cui sede si trova in via Placida, ma proprio ad angolo con la via San Giovanni di Malta. Ecco, allora, che dallo scorso giugno il Comune di Messina ha autorizzato il parcheggio su quel tratto di marciapiede e su quello della parallela via Gran Priorato. Come lo ha fatto? Installando dissuasori di sosta a metà del marciapiede, lasciando così lo spazio sia per le auto in sosta sia per il passaggio dei pedoni.

Una situazione forse non ideale, perché comporta il sacrificio di una parte del marciapiede, ma che almeno mette ordine alla zona, garantendo comunque il transito dei pedoni. Del resto le auto della Polizia devono pur sostare da qualche parte ed era necessario porre rimedio alla mancanza di parcheggi per la Questura.

I dissuasori posizionati diversamente più a monte

Ma perché, allora, non fare uguale sulla stessa via San Giovanni di Malta, nella parte più a monte? Il Comune di Messina ha fatto appena installare i dissuasori di sosta, ma nella parte tra l’Intendenza di Finanza e la via monsignor D’Arrigo l’ha fatto a bordo marciapiede, impedendo il parcheggio. Intendiamoci, evitare che le auto continuassero a parcheggiare a spina di pesce senza lasciare spazio ai pedoni era necessario, ma forse si poteva replicare la soluzione adottata per i parcheggi della Questura.

Tra l’altro sul marciapiede più a monte e in quello di fronte i parcheggi restano, anche se lì di solito sono in parallelo alla strada e quindi lo spazio per i pedoni rimane. Ma togliendo ancora la possibilità di parcheggiare dove dovranno farlo i residenti? Un problema comune a molte zone della città e che andrebbe affrontato proponendo soluzioni e non solo divieti.