Messina, 4 carri attrezzi in azione per "liberare" via San Giovanni di Malta

Messina, 4 carri attrezzi in azione per “liberare” via San Giovanni di Malta

Marco Ipsale

Messina, 4 carri attrezzi in azione per “liberare” via San Giovanni di Malta

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sabato 26 Ottobre 2019 - 07:22

"Solito" intervento, poi tutto tornerà come prima. Perché non pensare a soluzioni alternative?

MESSINA – E’ una parallela del viale Boccetta, dalla Prefettura fino a via Gagini. Utile proprio perché può sgravare di traffico il viale, soprattutto da quando, due anni fa, è stata resa a doppio senso da piazza Unità d’Italia fino all’incrocio con via Fratelli Bandiera.

Non una via secondaria, quindi, in una zona residenziale ma anche piena di uffici e altri luoghi di lavoro. Soprattutto di mattina è quasi impossibile trovare un parcheggio libero, anche perché c’è chi sosta per poi muoversi coi pullman dal viale Boccetta. Peccato che, lungo tutta la via San Giovanni di Malta, viga il divieto di sosta, perché le due corsie consentono solo il transito delle auto e non c’è lo spazio anche per il parcheggio.

Un divieto costantemente ignorato da chi da sempre si ferma sul marciapiede, a volte lasciando almeno lo spazio per il passaggio dei pedoni, altre volte neanche quello. La Polizia Municipale interviene una o due volte all’anno, con conseguenti proteste di chi lamenta la mancanza di parcheggi regolari, poi tutto torna come prima.

E’ accaduto mercoledì sera con un carro attrezzi, la scena si è ripetuta ieri con ben quattro carri attrezzi. E in molti all’uscita dal posto di lavoro hanno trovato l’amara sorpresa.

Poco da dire: c’è il divieto di sosta, nulla si può contestare sulla multa o, nei casi in cui si ostruisca anche il passaggio dei pedoni, sul carro attrezzi.

Ma la storia insegna che multare non basta e che tutto tornerà come prima. Perché allora non valutare soluzioni alternative? Gli archetti parapedonali, ad esempio, che impedirebbero fisicamente il parcheggio degli incivili che non permettono il passaggio dei pedoni. Si potrebbe anche pensare di porli a metà marciapiede, dov’è abbastanza ampio, lasciando una parte per il parcheggio, dritto e non a spina di pesce, e un’altra parte per i pedoni, disabili compresi.

Non si tratta di cinque o dieci auto, ma di un centinaio. Che non hanno alternativa neppure a diverse centinaia di metri di distanza.

Un commento

  1. Per liberare una Via ne hanno paralizzato tre.

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