Tornano i vigili in via San Giovanni di Malta. Stretta sui parcheggi in divieto di sosta

Tornano i vigili in via San Giovanni di Malta. Stretta sui parcheggi in divieto di sosta

Ma. Ip.

Tornano i vigili in via San Giovanni di Malta. Stretta sui parcheggi in divieto di sosta

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martedì 11 Febbraio 2014 - 09:28

Dopo una settimana, la Polizia Municipale torna sulla via parallela al viale Boccetta e sanziona tutte le auto in sosta sul marciapiede. Gli interventi dei vigili, solitamente, si riducono a due o tre all’anno. Perché non regolarizzare i parcheggi come avviene su un tratto di viale della Libertà?

Da martedì scorso ad oggi. A distanza di una settimana esatta, i vigili urbani sono tornati in via San Giovanni di Malta a multare le auto in divieto di sosta. Ne avevamo dato notizia, proponendo che la sosta in parallelo alla carreggiata venisse regolarizzata. Per il momento, invece, si è evidentemente deciso di mantenere la linea dura.

Dopo il provvedimento della scorsa settimana, già dalla tarda mattinata dello stesso martedì, gli automobilisti erano tornati a sostare, consapevoli che gli interventi della Polizia Municipale sono da sempre sporadici. E così tutti i giorni fino ad oggi. Quando invece i vigili urbani sono tornati sulla via parallela al viale Boccetta a sanzionare gli indisciplinati. Pure stavolta, però, ne siamo certi, il malcostume della sosta vietata proseguirà come tutte le volte. Non appena i vigili vanno via, si torna a parcheggiare. Anche qualora il controllo fosse serrato, nel momento in cui si allenta la morsa tutto torna come sempre. I più scorretti, tra l'altro, sostano persino in mezzo al marciapiede, non sul bordo. Ed altri ancora in diagonale, impedendo il passaggio dei pedoni. Dalla foto scattata stamane, la differenza è evidente. Sebbene entrambe le auto siano parcheggiate in divieto di sosta, e quindi entrambe giustamente multate, nel primo caso la sosta non interferisce affatto col passaggio pedonale, contrariamente a quanto avviene con l'automobile successiva, parcheggiata in diagonale, che ostruisce del tutto il transito ai pedoni.

Regolarizzare la sosta, consentendola solo nel modo in cui è ferma l'auto in primo piano nella foto, in un’area carente di parcheggi, potrebbe rappresentare la soluzione migliore. E’ quanto avviene, ad esempio, su un tratto del viale della Libertà ed anche in altri luoghi cittadini. Se così non si ritiene, servirà allora un controllo quotidiano e costante da parte della Polizia Municipale. Ma si tratta di situazioni che si verificano in diverse zone del territorio comunale ed il compito diventa davvero arduo.

7 commenti

  1. IL PROBLEMA DEL MARCIAPIEDE OCCUPATO DALLE MACCHINE NON E’ SOLO VIA SAN GIOVANNI DI MALTA, COME RIPORTATO IN QUESTO ARTICOLO ESAURIENTE. DOVEVA PERO’ CITARE ANCHE LA STRADA CHE E’ MOLTO STRETTA CHE IMMETTE NELLA PIAZZA SAN FRANCECO D’ASSISI ALL’IMMOCOLATA. IN CASO DI URGENZA I MEZZI DI SOCCORSO E VV FF AVREBBERO SERIE DIFFICOLTA’ NELLA MANOVRA. VI SONO ANCHE MACCHINE CHE POSTEGGIANO AGLI ANGOLI DEI MARCIAPIEDI, ATTACCATI AGLI ANGOLI DEGLI ISOLATI, DOVE ANZIANI E INVALIDI SONO COSTRETTI A SCENDERE IN STRADA. IN QUESTI CASI OCCORREREBBERO I CARRI ATTREZZI

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  2. Il problema del parcheggio è un tema costante…venerdì sera tra le 22 e le 24 (!!!)i vigili si son divertiti a multare le auto in sosta sulla statale zona tremestieri. Tralasciando l’orario, in cui non c’era alcun intralcio alla circolazione, io mi chiedo, visto che anche nella strada del paese (via consolare valeria) è tutto un divieto di sosta…ma dove diamine dovrei parcheggiare la mia auto??? Al parcheggio di villa Dante e prendere il bus per tornare a casa?????????? Che si pensi a trovare soluzioni valide piuttosto che far delle facili multe.

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  3. Come al solito, dai il dito e prendi tutta la mano.
    Si è chiuso un occhio sulle vetture parcheggiate sui marciapiedi, fin quando il cretino di turno ha occupato l’intero marciapiede con la sua carriola.
    Resta il fatto che la città di Messina ha il triste primato di non avere aree utili al parcheggio delle autovetture,
    Spesso capita di vedere aree incolte e abbandonate anche in zone centrali, che con opportuno esproprio potrebbero diventare parcheggi.
    L’automobilista tartassato ha anche il diritto di trovare un parcheggio, i comuni hanno l’obbligo di creare gli spazi utili.

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  4. Plaudo entusiasticamnete all’iniziativa del comandante Ferlisi.
    Le macchine sul marciapiede sono motivo di grave pericolo per l’incolumità dei pedoni, costretti ad utilizzare la sede stradale, visto che un branco di maleducati pensa di fare i comodi loro.
    Non si può legalizzare l’illegalità.
    Sarebbe come autorizzare la vendita e l’uso degli stupefacenti per il solo fatto che lo Stato non riesce a stroncare il reato.
    Ad esempio, vicino la Conservatoria, nella via SS.Crispino e Crispiniano gli abitanti sono soliti lasciare le loro macchine a spina di pesce sui marciapiedi, tenendo incollato il muso delle vetture nei muri dei palazzi.
    Lo stesso in Via Elenuccia, strada pericolosissima per i pedoni, soprattutto dal lato mare.
    Mi auguro che vengano installati i birilli di cemento armato, con tanto di robusta atena.
    Visto che il Messinese tipo non intende rispettare le norme del vivere civile ci vuole il randello.
    Riguardo, poi, alle lamentele del lettore che ritiene sia suo diritto parcheggiare in sosta vietata, Le ricordo che è un bene che Lei abiti a Messina, dove i vigili si vedono ogni morte di Papa.
    In altre città il controllo è costante e metodico.
    Lei chiede delle soluzioni?
    Una potrebbe essere la demolizionew di tutti quei palazzi costruiti senza garage o in cui i garage sono stati venduti o affittati ad attività commerciali e costruire, in loro vece, parcheggi multipiano
    In strade come quelle limitrofe al Boccetta ed alla zona dove lei abita creerei un presidio stabile di vigili urbani, in perenne perlustrazionepunire coloro che si credono “scattri” ma che, per dirla ancora in lingua locale, sono solo “bastasi ‘ca scoccia”.
    O, forse, Lei fa parte di quei Messinesi che mettono in cima alla loro vita la loro “machinedda”?
    Giuseppe Vallèra.

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  5. Impedire il transito ai pedoni è da terzo mondo, regolarizzare consentendo il posteggio su parte del marciapiede, in una città carente di posteggi come Messina, vorrebbe dire pianificare…. Ma a quest’ultimo verbo, non siamo abituati in città.
    Stranamente non vedo mai i vigili multare le auto perennemente in sosta lungo la rotonda di ponte Zaera.
    Solo a Messina si può osservare l’insolito fenomeno dell’ I LOVE PARKING in the “ROTONDA'”
    Pianifichiamo le priorità please.

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  6. Io sono per la pattuglia permanente sul V.le della Libertà pressi imbarcadero privati, si potrebbe risanare il debito pubblico.

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  7. non penso che queste multe si incassano!!

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