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Ex Lavatoio. Ok alla graduatoria, ecco le prossime baracche ad andar giù

MESSINA – Le prime case assegnate a luglio 2023 alle persone fragili. Ma per demolire la zona dell’ex Lavatoio, in via San Jachiddu, bisogna prima trasferire altre famiglie che lì continuano ad abitarci da lungo tempo.

Il presidente di Arisme, Vincenzo La Cava, in qualità di soggetto attuatore del commissario per il risanamento, ha approvato le graduatorie degli aventi diritto, sulla base del numero dei componenti e del reddito complessivo. Della prima fanno parte 12 famiglie, in totale 36 persone, già inserite nel censimento del 2002. Della seconda, una famiglia di 6 persone non inserita in quel censimento ma in possesso dei requisiti previsti. Due, invece, le famiglie escluse perché il “manufatto è utilizzato a deposito e comunque già destinatarie di assegnazione in locazione definitiva”.

Gli interessati possono produrre, entro il 10 febbraio 2024, eventuale documentazione utile ai fini dell’attribuzione del punteggio aggiuntivo connesso allo stato di grande invalidità e/o presentare atti, memorie e documenti. Decorso il termine, sarà approvata la graduatoria definitiva sulla base della documentazione acquisita e della necessaria e preliminare estrazione a sorte degli assegnatari che avranno conseguito identico punteggio.

12 di queste 13 famiglie potrebbero andare nelle 12 case adiacenti all’ex hotel Riviera, acquistate da Arisme. Sono state ristrutturate e sono pronte per essere abitate. Una volta che la graduatoria sarà definita, si passerà alla scelta, in ordine di posizionamento in graduatoria, poi il trasferimento e, a quel punto, si potrà passare alla demolizione delle baracche di via San Jachiddu, ad angolo col viale Giostra, appena sopra i resti dell’ex Monastero di Santa Maria del Gesù Superiore.

Le altre zone

Le demolizioni sono in corso, invece, a Camaro Sottomontagna, dove i lavori sono iniziati il 29 gennaio, con la rimozione dell’amianto.

Le baracche in piedi sono ancora una settantina e ci abitano circa 1.600 famiglie. Dopo la “sistemazione” dei fragili, ora si punta ad accelerare su tutti gli ambiti: via Catanoso, largo Diogene, via Evemero da Messina, la striscia di via Taormina utile per allungare via don Blasco, via Cuore di Gesù, via Rosso da Messina e ora anche le famiglie di via del Proto, a Fondo Pugliatti, dove la scorsa settimana c’è stato un incendio.

Non solo case ma anche parchi. Sembrano finalmente vicini al riavvio, dopo anni di fermo, i lavori per il parco Magnolia a Giostra e per il parco di Camaro Sant’Antonio. Sempre a Camaro previsto un altro parco sotto il vecchio ponte della ferrovia, che così assumerà tutt’altro valore.