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L’acqua a Messina, serve un piano straordinario per l’emergenza

lMESSINA – L’estate dell’eterna emergenza acqua a Messina. Disagi continui per i cittadini e comunicazioni di Amam su guasti e carenze nei vari territori. Oggi, ad esempio, l’erogazione idrica avverrà in forma ridotta in molte zone a causa di un black out elettrico dell’impianto di Torrerossa e Bufardo. Ma non è una novità.

Questi sono alcuni dei nostri titoli, solo nel breve periodo: Messina, 31 agosto e 1 settembre lavori all’acquedotto. Ecco la mappa dei possibili disagi. 21 agosto, poca acqua al centro di Messina e nella zona nord. “A Faro Superiore una decina di famiglie senz’acqua, ci appelliamo al sindaco”. Meno acqua a Camaro Superiore, ancora l’avaria di un impianto. Riduzioni d’acqua in alcune zone, interviene l’Amam con le autobotti. Ortoliuzzo senz’acqua, le autobotti dell’Amam fino alla riparazione. E stiamo parlando solo del breve periodo.

Innumerevoli anche le comunicazioni dei nostri lettori. Diverse riguardano il numero di telefono presente sul sito dell’Amam, in merito alla segnalazione guasti, e la difficoltà nel mettersi in contatto. L’ultima segnalazione è arrivata proprio mentre scrivevo quest’articolo: “Buongiorno, al Rione Aldisio manca l’acqua, apparentemente senza motivo. E dalle sei di questa mattina tento di parlare con la società tramite i numeri telefonici messi a disposizione dei cittadini”.

E ancora: “Ma quale riduzione dell’erogazione. A Gravitelli i rubinetti sono completamente a secco da ieri mattina e non accenna ad arrivare un filo d’acqua. È assurdo che si debba dipendere solo da Fiumefreddo, bisogna trovare soluzioni alternative. Cosa che era stata già promessa dalla precedente amministrazione. Chi ha la possibilità di andarsene da questa città fa bene”.

“Buongiorno, io abito al quartiere Lombardo, sono le 10.30 e un filo d’acqua non è arrivato. Le autoclavi e i serbatoi sono vuoti o quasi. Ci sono residenti invalidi e malati”, scrive un altro cittadino. Tutti disagi che rendono necessario l’intervento del Centro operativo comunale, come hanno informato Comune e Amam.

Un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza acqua in attesa degli interventi strutturali

“La città è divisa in 77 microzone, erano sette quelle in cui l’acqua era 24 ore su 24. Oggi ce ne sono 31. Vuol dire che in 24 hanno ottenuto un beneficio che prima non avevano. Le altre no e ci arriveremo”, ha precisato tempo fa il primo cittadino. Su Tempostretto, dando la parola a sindaco e presidente, abbiamo spesso raccontato gli importanti progetti, con obiettivo 2026, che puntano a risolvere in modo strutturale l’eterna emergenza, ancora più acuta in estate. E, proprio per questo, risulta necessario che amministrazione comunale e Amam studino un piano straordinario, 12 mesi su 12, diretto a fronteggiare intanto le costanti emergenze dall’autunno 2023 a tutto il 2024.

L’ho già scritto nel gennaio 2023 e aggiungo che si potrebbero prevedere forme di rimborso per i disagi subiti: “Dall’acqua ai rifiuti, l’argomento centrale è l’aumento dei costi, in una stagione difficile per i cittadini sul piano dell’emergenza economica. E si combina con il tema fondamentale della qualità dei servizi. Fino a quando non sarà realizzato l‘obiettivo 2026 di una città con l’acqua 24 ore su 24, non sarà facile pretendere ogni attenzione da parte dei cittadini, fermo restando l’obbligo di pagare. Intanto quasi ogni giorno la nostra testata riceve segnalazioni di un disservizio o di un’emergenza idrica, spesso frutto di problemi trentennali”.

Di conseguenza, occorre una maggiore alleanza tra cittadini e istituzioni per affrontare l’emergenza. Non lasciamo che prevalgano sconforto e rabbia. Il tema dei servizi è centrale e il malessere aumenta quando i cittadini non si sentono ascoltati a sufficienza.