Politica

Musumeci chiude gli hotspot. Le reazioni: “Bravo, la Sicilia non è un campo profughi”


Musumeci, i cui appelli sono rimasti inascoltati in queste settimane da parte del governo nazionale, alza l’asticella e si prepara a chiudere gli hotspot e i centri d’accoglienza: “Strutture vergognose, ora basta”. Nel predisporre l’ordinanza invita il governo Conte a intervenire in modo concreto perché nell’isola la tensione aumenta di giorno in giorno e la gestione dei flussi dei migranti è pressocchè nulla. L’Europa finora è non pervenuta. Immediate le reazioni.

Turano: Sicilia no campo profughi

Totale apprezzamento e solidarietà al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che con scelte coraggiose si sta opponendo all’ignavia del governo nazionale sull’emergenza immigrazione- commenta l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano- Non possiamo trasformare l’Isola in un immenso campo profughi, serve intervenire subito dopo gli sbarchi”.

Grasso: Governo indifferente

Non ci sono più scuse che reggano la totale indifferenza che il Governo nazionale sta dimostrando nei confronti della Sicilia sul tema dei migranti. Nonostante gli appelli di aiuto del Presidente Musumeci, sia Conte che il Ministro Lamorgese hanno continuato nella politica della noncuranza- commenta l’assessore regionale alle autonomie locali Bernadette Grasso– Da Roma vogliono far diventare la nostra Isola una polveriera pronta a esplodere? I migranti sono trattati come carne da macello e i siciliani sono stremati da una pandemia che ha creato una crisi economica e sanitaria. Hanno rispettato con ossequioso rigore le norme di sicurezza imposte in regime di lockdown. Ma i continui sbarchi di migranti, anche positivi al Covid-19, rappresentano una beffa che umilia loro stessi e il popolo siciliano, con la subdola regia del Governo centrale. Non possiamo permettere che a causa della passività di Conte e Lamorgese si amplifichino le tensioni sociali. Non è dignitoso per un popolo che ha fatto dell’accoglienza un proprio tratto distintivo. Ma così, senza un criterio, non ha senso. Il rischio è solo quello di sprofondare in un nuovo incubo fatto di restrizioni e paure, con il risultato che questa volta  la nostra economia collasserebbe”.

L’appello ai sindaci

Sostegno all’ordinanza anche dai  responsabili enti locali per la Sicilia occidentale ed orientale della Lega, Maricò Hopps e Matteo Francilia che considerano l’ordinanza una risposta alle grida d’allarme dei sindaci. “Facciamo appello- continuano Francilia e Hopps – a tutti i sindaci siciliani, di qualsiasi colore politico, perché facciano fronte comune a difesa della Sicilia e dei siciliani con il presidente della Regione. In gioco ci sono gli interessi dei territori che in questi mesi di emergenza immigrazione sono stati letteralmente calpestati dalle scelte del governo nazionale”.

“Conte e Lamorgese senza alibi”

Pieno sostegno a Musumeci da parte della Lega sia con un post di Matteo Salvini “Bravo Musumeci, stop invasione” che con un comunicato di Stefano Candiani, segretario regionale. “Sosteniamo con forza la scelta del presidente Musumeci di firmare un’ordinanza di sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti- ha detto Candiani– Adesso Conte e Lamorgese non hanno più alibi e dovranno dare una risposta al presidente della Regione e a tutti i siciliani”.

“Roma ed Europa assenti”

Posizione analoga per il capogruppo leghista all’Ars Antonio Catalfamo che appoggia la decisione di Musumeci in risposta all’inerzia del governo. “Conte e Lamorgese continuano a fare orecchie da mercante mentre la Sicilia vive uno stato di emergenza da mesi a causa dei ripetuti sbarchi, delle fughe e, non da ultimo, i casi di covid interni ai centri per i migranti- spiega Catalfamo– Un focolaio nel focolaio che rappresenta una beffa per i siciliani alle prese con il post-lockdown e i tanti sacrifici che ancora oggi devono sopportare per mantenere le prescrizioni. L’Europa completamente assente in questo scenario e il governo di Roma non ha mai preso in considerazione la richiesta di stato di emergenza per l’isola di Lampedusa.”

Intanto mentre a Messina i 5Stelle annunciano un vertice che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni con la ministra Lamorgese sull’hotspot di Bisconte, il sindaco De Luca, che da settimane protesta sulle condizioni della struttura ironizza sulla decisione di Musumeci.

De Luca: meglio tardi che mai

Migranti in Sicilia: Meglio tardi che mai? – scrive De Luca su facebook- Musumeci annuncia una ordinanza per chiudere gli hotspot e i centri di accoglienza sulla falsariga di quella da noi già fatta venti giorni fa. Forse gli hanno spiegato che la gente non ne può più. Ora deve trovare il coraggio per mettere la firma. Forza Nello ce la puoi fare! Peggio stanno facendo i deputati cinque stelle di Messina: dopo avere polemizzato con me sull”esigenza di porre fine a questa vergogna, oggi cercano la ministra Lamorgese per fare un inutile vertice. Insomma, anche i politici più distanti dalla gente si sono accorti che quello dell’ospitalità dei migranti è un problema serio che non può essere più gestito con la logica dell’affare di Stato ma di tutela dei territori”.