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Raciti: “La partita contro la Juve Stabia sarà decisiva”

MESSINA – “Le motivazioni nella gara di domani saranno diverse – dice mister Ezio Raciti presentando la sfida tra Messina e Juve Stabia, come riportano i colleghi di Corner Messina – loro hanno raggiunto l’obiettivo salvezza. Ma io sono fiducioso per come ha lavorato la squadra in settimana”.

Il Messina, come abbiamo detto nella nostra presentazione, è obbligato a vincere e avrà dalla sua, per l’ultima volta nella stagione regolare, il fattore campo. La sfida infatti si giocherà al Franco Scoglio, fischio d’inizio dalle ore 17:30.

L’avversario Juve Stabia

“Contro la Juve Stabia abbiamo necessità – prosegue l’allenatore del Messina – di un inizio forte, sarà una partita molto fisica e ci sarà bisogno di dare un’impronta alla gara. Quella di domani, tatticamente, sarà una gara che ci vedrà impegnati nella metà campo avversaria per la maggior parte del tempo. Dovremo essere bravi nel giro palla senza concedere ripartenze ai nostri avversari.

Il turno di domani sarà decisivo: si decide quasi tutto. Difficilmente, infatti, nell’ultima giornata si riesce a ribaltare un esito. Solitamente – prosegue mister Raciti avventurandosi in previsioni salvezza – sono terzultima e penultima giornata a segnare la via. Andremo in campo per vincere, questa squadra ha sempre reagito quando si è trovata spalle al muro. A fine partita faremo i conti. Però, come ripeto sin dal mio arrivo, questo è un campionato che sarà lottato fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata”.

Sulla formazione e le assenze

“Giocherà chi sta meglio, poi tutti saranno importanti durante i 90′. Lewandowski? Nell’anno di Teramo è stato eletto miglior portiere della Serie C. Nella scorsa stagione ha dato tanto con alcune prestazioni di alto livello. Quest’anno è stato chiuso da Fumagalli che è la storia del calcio. Per Lewandowski il rapporto con Ermanno è stato importante anche per crescere e maturare”.

Questi i 24 convocati da mister Raciti:
Portieri: 1. Riccardo Daga; 22. Michal Lewandowski.
Difensori: 3. Helder Baldè; 5. Gabriele Berto; 15. Manuel Ferrini; 18. Michele Ferrara; 23. Daniele Trasciani; 26. Giuseppe Salvo. 
Centrocampisti: 6. Lamine Fofana; 28. Marco Fiorani; 14. Amara Konate; 69. Oliver Kragl; 75. Andrea Mallamo; 4. Roberto Marino; 80. Giuseppe Marino; 70. Paolo Napoletano; 27. Leandro Versienti.
Attaccanti: 10. Ibourahima Balde; 8. Carmine Iannone; 11. 7. Paolo Grillo; 99. Pasqualino Ortisi; 31. Leonardo Perez; 90. Antonino Ragusa; 9. Diego Zuppel.

L’analisi del finale di campionato

“Pesa, in questa fase della stagione, anche un po’ di tensione perché sappiamo che non possiamo più sbagliare. Siamo consapevoli di quello che valiamo e pensiamo ancora di poterci salvare direttamente. Oggi pensiamo alla Juve Stabia, domani vedremo. Non ci è mai mancato l’atteggiamento giusto, anche a Torre del Greco siamo andati per dire la nostra. Poi, l’infortunio di Kragl ci ha condizionato e siamo stati per 25′ in balia dell’avversario.

Tante volte le situazioni tattiche sono figlie delle mosse avversarie: contro il Foggia, per esempio, dopo aver fatto gol, loro, si sono chiusi e siamo stati costretti a cercare superiorità sulle corsie per superare la densità interna che creavano. Con il Picerno, invece, siamo stati bravi nella fase di non possesso ma ci è mancata un pizzico di organizzazione, anche tattica, nelle ripartenze.

Anche con Foggia e Picerno abbiamo fatto bene: con i pugliesi non meritavamo di perdere, sabato scorso abbiamo sofferto pochissimo contro una squadra che è quarta in classifica. Fumagalli ha fatto una sola parata. Abbiamo sempre dimostrato di non subire l’avversario, forse solo l’approccio con l’Avellino non è stato ottimale”.