Politica

Referendum MessinExit: dal villaggio globale alla secessione

Negli anni del villaggio globale, di una competitività sempre più ampliata, c’è chi va in direzione contraria. 13 villaggi di Messina hanno ottenuto, dopo una lunga mobilitazione che affonda le radici in altri periodi storici ed economici, il Referendum per costituire il nuovo comune di Montemare.

A spasso indietro nel tempo

Insomma siamo a MessinExit: 13 villaggi per il Referendum del 13 dicembre. Sei anni dopo la riforma Delrio che ha eliminato le ex Province trasformandole in Enti di area vasta ( con organismi elettivi di secondo livello) e che ha istituito ufficialmente le Città Metropolitane, Messina compresa, c’è chi va a spasso indietro nel tempo. Messina spenderà 700 mila euro per decidere se: Castanea, Salice, Gesso, Rodia, Acqualadroni, Marmora, San Saba, Spartà, Orto Liuzzo, Piano Torre, Massa San Nicola, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni (per poco più di 8.700 residenti), possono fare Comune a sé.

Le periferie chiedono attenzione

Se vince il sì i comuni della provincia di Messina diventeranno 109. Le periferie hanno bisogno di attenzione, di vicinanza delle istituzioni centrali. Soprattutto se sono così “diverse” dal centro, come nel nostro caso. Ma ci sono tantissimi modi per rendere concreta questa necessità. Un nuovo Comune come Montemare non avrebbe servizi, all’interno di un sistema che ad esempio per la gestione dei rifiuti, dell’acqua, necessita di strutture complesse. Un nuovo Comune avrebbe sì organi elettivi, ma solo quelli.

Una città desertificata

Da quei villaggi è nata Messina. Migliaia di famiglie hanno mandato i figli a studiare in città e poi in città si sono creati nuovi nuclei familiari. Oggi, purtroppo, quei villaggi, così come Messina, vanno desertificandosi perché i nostri figli vanno via. Quelle zone si ripopolano solo in estate, con gli abitanti delle seconde case o i rientri per le vacanze. E’ questo il modo per invertire la rotta? Brexit ha visto un Paese come l’Inghilterra uscire dall’Unione Europea, non un quartiere, non un rione popoloso.

Ci sono riflessioni da fare che vanno oltre la spinta che, 30 anni fa, portò a quella richiesta. E’ cambiato il mondo, è cambiato Messina. Se vogliamo restituire valore ai 13 villaggi non è costituendo un nuovo comune che lo si fa. Dovremmo guardare avanti e non indietro