Ospedale Papardo. Rimangono inalterate le carenze strutturali, organizzative ma soprattutto di personale

Ospedale Papardo. Rimangono inalterate le carenze strutturali, organizzative ma soprattutto di personale

Ospedale Papardo. Rimangono inalterate le carenze strutturali, organizzative ma soprattutto di personale

martedì 21 Settembre 2010 - 10:57

Il sindacato Snaos torna a denunciare i problemi del personale medico e paramedico operante all’interno della struttura sanitaria. Le maggiori difficoltà (vedi articoli precedenti correlati in basso) nel reparto di Medicina Interna

Carenze strutturali, organizzative e di personali. Dove? All’azienda sanitaria Papardo, dove gli incontri avuti tra i rappresentanti del sindacato Snaos (Sindacato nazionale autonomo operatori sanità), Miano e Crescenti, il direttore generale Amando Caruso e il direttore sanitario Eugenio Ceratti, si sono rivelati un buco nell’acqua. La denuncia della mancanza di personale sanitario e parasanitario, avvenuta già nei mesi scorsi (vedi correlati), viene ribadita a gran voce dai rappresentanti sindacali che sottolineano come i problemi siano rimasti immutati in tutta la loro gravità con conseguenze che, in un momento così delicato per il settore sanitario messinese, rischiano di alimentare il fuoco delle polemiche.

I principali problemi riguardano il reparto di Medicina Interna (ad intensità assistenziale di tipo subintensivo) dove lavorano sei medici turnisti più un medico giornaliero, sebbene la legge preveda la presenza di almeno dodici medici turnisti per garantire un’adeguata assistenza ai malati, ivi compresa la guardia medica interna divisionale e non interdivisionale, come invece succede da diversi anni. Nello stesso reparto inoltre vi sono per ogni turno di servizio solo due infermieri e, talvolta, anche un oss (operatore socio sanitario) quando anche in questo caso la normativa prevede la presenza di almeno cinque-sei unità per ogni turno lavorativo, con conseguente notevole aggravio di lavoro, anche improprio, per gli infermieri.

-Nel reparto in questione, inoltre, – spiegano i sindacalisti – vengono spesso ricoverati dal Pronto Soccorso pazienti affetti da patologie non inerenti la Medicina Interna, anche in gravi condizioni, anche fuori reparto, su altri piani dello stabile. Tutto ciò – continuano – avviene anche e soprattutto per la mancata effettiva attivazione della Attività di Osservazione Breve presso il Pronto Soccorso come la legge prevede e come proprio per tale motivo da anni presso il Pronto Soccorso esistono, ma incomprensibilmente inutilizzati, sia i relativi locali sia le relative attrezzature molto costose-.

Da parte proprio la Direzione ribadisce che sul fronte della carenza di medici mancano i fondi economici da stanziare per effettuare un adeguato servizio Diversa chiaramente la posizione della Snaos che sottolinea: “Nel reparto di Endocrinologia da anni vi sono quattro medici più un primario per soli quattro ricoverati”. Per il personale infermieristico, l’azienda sta cercando di sopperire con servizio straordinario, con il risultato però, intervengono ancora i sindacati, di avere sia sempre lo stesso numero di infermieri per turno (due anziché tre) sia le stesse persone fisiche che, lavorando più del normale, non possono garantire una adeguata assistenza ai malati per l’ulteriore surplus di carico di lavoro che viene a cadere sempre sulle stesse persone.

Infine sul fronte degli operatori socio sanitari, la Direzione conferma la mancata assunzione di tali figure professionali poiché non previste. Anche in questo caso arriva però la replica dello Snaos: “Perché allora l’Ospedale Papardo ha preparato come Oss decine di figure professionali interne, organizzando per loro negli ultimi anni diversi Corsi di studio teorico-pratico per la formazione degli Oss, senza però passarli poi al livello professionale superiore? Mancando istituzionalmente tali figure professionali degli Oss, chi deve svolgere le loro mansioni (tra cui igiene del malato e dei letti, somministrazione del vitto, dei farmaci per os e per via intramuscolare, esecuzione di clisteri evacuativi,ecc)? Devono continuare a farlo gli infermieri professionali pur se esonerati dalla nuova normativa che dovrebbero invece svolgere compiti più idoneii al ruolo di coadiutore del medico?”

Lacune organizzative, problemi interni alla strutture ospedaliera le cui conseguenze tuttavia, vanno inevitabilmente a ripercuotersi sull’assistenza e la cura del malato, che giorno dopo giorno continua a perdere il ruolo di centralità che invece dovrebbe appartenergli.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007