Politica

Messina, De Luca contro tutti. Il Consiglio comunale: “Il sindaco in un tunnel senza uscita”

Se il sindaco De Luca voleva suscitare una reazione, di certo, ci sta riuscendo. Solo che al momento non si riesce a comprendere la logica dietro ciò che è accaduto nelle ultime 24 ore. L’ennesimo attacco sferrato a più riprese a buona parte del consiglio comunale oggi più che mai sembra gratuito, intempestivo. Oggi De Luca alza ulteriormente il tiro e punta il mirino anche sui deputati regionali, nazionali e sui leader politici messinesi, come Beppe Picciolo. Il sindaco contro tutti, post dopo post su Facebook.

Gli asini volanti

Tutto questo mentre ci sono in ballo delle dimissioni post datate che il sindaco ha legato alla questione Asp e al suo direttore Paolo La Paglia, in questo momento nemico numero uno. Dimissioni su cui all’improvviso ha tirato in ballo il consiglio comunale che sull’argomento non ha nessuna reale competenza. De Luca praticamente ha detto: scegliete me o La Paglia all’Asp. Come se una cosa escludesse l’altra. E mentre quindi dovrebbe cercare consensi e fiducia nei 32 consiglieri, attacca tutti. Li ha chiamati asini volanti. E scorrendo i suoi post non è neanche la cosa peggiore che ha detto. Nel frattempo c’è ancora una pandemia da affrontare, Messina è sempre in zona ultrarossa, c’è una pesantissima emergenza sanitaria, occupazionale e sociale. Che non si risolverà con un voto in aula su De Luca. Soprattutto perché non c’è nessun voto che potrebbe portare alla rimozione del direttore La Paglia dall’Asp.

Il presidente Cardile difende l’aula

Ieri a reagire subito alle parole di De Luca sono stati il capogruppo di Sicilia Futura Piero La Tona e il consigliere Pd Alessandro Russo. Il giorno prima era stato Massimo Rizzo di LiberaMe. Oggi interviene in modo molto duro il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile. Chiamato ancora una volta a dover difendere l’aula che presiede dai siluri del sindaco. «È ormai evidente a tutti l’enorme difficoltà politica in cui versa il primo cittadino che, essendosi infilato in un tunnel senza uscita, tenta di attribuire al Consiglio Comunale delle colpe che non ha, storpiando la realtà con dei modi che gli si addicono indubbiamente. Sono costretto ancora una volta a dover ristabilire la realtà vera delle cose e non quella veicolata dal signor Sindaco attraverso i social network che stanno riducendo la Politica ad una farsa continua, tra l’altro aizzando i cittadini in maniera pericolosa contro il nemico di turno. In un momento in cui tutti auspicheremmo tranquillità e serenità, gli atteggiamenti del Primo Cittadino indirizzano su tutt’altra strada».

I pretesti degli attacchi

Cardile parte da quello che è stato l’ultimo pretesto usato da De Luca per definire i consiglieri “asini volanti”. Due sedute d’aula per la modifica del contratto di servizio Amam. Il sindaco ha sbottato perché durante la prima seduta è mancato il numero legale. Cardile spiega il consiglio ha cercato di approfondire soprattutto il parere dei Revisori dei conti che mettevano in allarme l’aula sul rischio di minare i già precari equilibri di bilancio. Considerato che quella delibera peserà 12 milioni in più sul bilancio comunale. «Mi sembra più che legittimo dover interloquire con i Revisori dei Conti per comprendere meglio il significato del loro parere, e nella prima seduta i revisori erano assenti ingiustificati» spiega il presidente del consiglio.

Anche sul prossimo voto al bilancio, Cardile precisa che finora non vi è stato nessun ritardo o ostruzionismo da parte dell’aula, visto che appena l’atto è stato depositato, pochi giorni fa, è subito iniziata la discussione nella commissione competente. Quanto agli attacchi sul voto di astensione, che De Luca vorrebbe eliminare, il presidente ribadisce che proprio alcuni consiglieri avevano presentato questa modifica. Bocciata però dal dirigente di Palazzo Zanca perché in contrasto con lo statuto comunale e la legge regionale.

Facebook e la realtà

«Dal momento che il sindaco ha iniziato a pubblicare votazioni dell’aula e video di spezzoni di consiglio comunale, poiché l’aula non ha nulla da temere lo invito a pubblicare con la stessa solerzia tutte le sedute del civico consesso e tutte le votazioni. Così i cittadini potranno anche farsi una idea di quante volte l’aula è frequentata dal Primo cittadino e dai componenti della sua giunta».

“Siamo stanchi”

Anche i genovesiani di Ora Messina reagiscono. «Siamo stanchi. Il comportamento del sindaco De Luca non è più tollerabile. Sono stati oltrepassati – ammoniscono i consiglieri Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano – i limiti della decenza e della buona educazione. Il personalismo a cui il sindaco De Luca ci sta costringendo va contro la normale gestione della città di Messina. Le dirette fiume e senza contraddittorio su Facebook hanno, forse, creato nella sua testa l’idea di poter applicare gli stessi metodi in Consiglio. Al sindaco non piace un Consiglio Comunale che riflette, legge, studia e vota con coscienza. Lui ci vuole assoggettati, ma non sarà mai così. Abbiamo smascherato facilmente la sua strategia: il Consiglio Comunale è l’obiettivo su cui scaricare le responsabilità. In realtà, però, non siamo noi a dover decidere delle sue dimissioni, perché non siamo noi ad aver chiesto a De Luca di inscenare questo nuovo spettacolino. Non vogliamo partecipare a questi giochetti, abbiamo capito il trucco e non ci interessa».

“E’ questa la democrazia?”

Di fronte a tutto questo il Movimento 5Stelle si chiede: “E’ questa la democrazia per Messina?”. «Basta Cateno, basta con questo metodo di esprimere la tua rabbia narcisistica attraverso insulti, suoni volgari che denotano la mancanza di un lessico istituzionale che ogni rappresentante politico, nell’espletamento delle sue funzioni, deve avere. Basta sminuire, denigrare qualcuno, trovare un nemico per nascondere le proprie colpe o mancanza di argomentazioni, o per sviare l’attenzione dei cittadini sui veri problemi della citta o per fare becera propaganda elettorale in un contesto emergenziale. Basta dire che i consiglieri comunali giocano quando esercitano il loro dovere di controllo, studio e approfondimento. Abbassa i toni.

Il gruppo ha sempre valutato nel merito ogni singola delibera che c’è stata sottoposta, con studio e approfondimento, nell’interesse della città e dei cittadini, è chiaro che questa amministrazione attua scelte difficilmente condivisibili. La situazione emergenziale come quella che sta vivendo la città di Messina ogni somma disponibile deve essere destinata al mantenimento del tessuto economico e sociale oltremodo provato da questa pandemia e ci riferiamo alla parte più debole della città ma anche alle famiglie e alle attività economiche di che rischiano seriamente di chiudere. Siamo noi a dire vergogna».