Politica

Messina senz’acqua per il nuovo stop ma l’impresa eccezionale è gestire i disagi quotidiani

MESSINA – Stop all’erogazione idrica. Per la seconda delle azioni programmate, risultano dieci gli interventi sulla condotta principale e sette operazioni su impianti e reti. Meteo permettendo, una volta al mese, fino ad aprile, avverrà lo stop. Amministrazione comunale e Amam promettono che, in cambio di cantieri per quasi tre anni, si arriverà all’obiettivo dell’acqua 24 ore su 24. Oggi qualcosa di lontano e quasi irraggiungibile per i tanti cittadini che vivono il problema quotidiano della carenza. Di conseguenza, non appare utopistico, ma anzi necessario, che Comune e Amam pensino a un piano straordinario per gestire la difficile quotidianità, in tante zone di Messina, in aggiunta agli interventi strutturali.

La necessità di fronteggiare l’emergenza idrica quotidiana

Un obiettivo, quello dell’erogazione h24, annunciato con eccessivo ottimismo dall’allora sindaco De Luca nel 2019 (“Entro tre anni acqua 24 ore su 24 in tutta la città”), con inevitabile effetto boomerang. La progettazione messa in campo è significativa e dovrebbe essere decisiva in prospettiva. Ma, allo stato attuale, quello che i cittadini chiedono a Comune e Amam è di alleviare le difficoltà ed evitare gli errori, nella comunicazione e nella gestione dell’emergenza, della prima interruzione il 17 novembre. Dall’estate in poi, in tante zone della città, i disagi sono aumentati e qualsiasi rassicurazione appare illusoria se intanto non si gestisce bene il quotidiano.

“Ma l’impresa eccezionale, dammi retta/ È essere normale”, cantava Lucio Dalla. Dato che, in attesa dei meritevoli interventi strutturali, i problemi quotidiani non sono destinati a diminuire, lo ribadiamo: serve un piano straordinario nella quotidianità per fronteggiare le emergenze di ogni giorno. E non è peregrina l’idea di studiare forme di rimborso.  

Un altro argomento centrale è infatti l’aumento dei costi, in una stagione difficile per i cittadini sul piano economico. E si combina con il tema fondamentale della qualità dei servizi. Fino a quando non sarà realizzato l‘obiettivo 2026 di una città con l’acqua 24 ore su 24, non sarà facile pretendere ogni attenzione da parte dei cittadini. Diritti e doveri di ogni cittadino sono inevitabilmente intrecciati con il tema dell’efficienza. Non siamo una città normale ma lo dovremo, un giorno, diventare. Partiamo dalla quotidianità, dato che i progetti a lungo termine ci sono.