L'acqua a Messina, serve un piano straordinario per l'emergenza

L’acqua a Messina, serve un piano straordinario per l’emergenza

Marco Olivieri

L’acqua a Messina, serve un piano straordinario per l’emergenza

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domenica 17 Settembre 2023 - 11:40

Sindaco e vertici Amam studino come fronteggiare tutto l'anno i disagi, in attesa degli importanti interventi strutturali

lMESSINA – L’estate dell’eterna emergenza acqua a Messina. Disagi continui per i cittadini e comunicazioni di Amam su guasti e carenze nei vari territori. Oggi, ad esempio, l’erogazione idrica avverrà in forma ridotta in molte zone a causa di un black out elettrico dell’impianto di Torrerossa e Bufardo. Ma non è una novità.

Questi sono alcuni dei nostri titoli, solo nel breve periodo: Messina, 31 agosto e 1 settembre lavori all’acquedotto. Ecco la mappa dei possibili disagi. 21 agosto, poca acqua al centro di Messina e nella zona nord. “A Faro Superiore una decina di famiglie senz’acqua, ci appelliamo al sindaco”. Meno acqua a Camaro Superiore, ancora l’avaria di un impianto. Riduzioni d’acqua in alcune zone, interviene l’Amam con le autobotti. Ortoliuzzo senz’acqua, le autobotti dell’Amam fino alla riparazione. E stiamo parlando solo del breve periodo.

Innumerevoli anche le comunicazioni dei nostri lettori. Diverse riguardano il numero di telefono presente sul sito dell’Amam, in merito alla segnalazione guasti, e la difficoltà nel mettersi in contatto. L’ultima segnalazione è arrivata proprio mentre scrivevo quest’articolo: “Buongiorno, al Rione Aldisio manca l’acqua, apparentemente senza motivo. E dalle sei di questa mattina tento di parlare con la società tramite i numeri telefonici messi a disposizione dei cittadini”.

E ancora: “Ma quale riduzione dell’erogazione. A Gravitelli i rubinetti sono completamente a secco da ieri mattina e non accenna ad arrivare un filo d’acqua. È assurdo che si debba dipendere solo da Fiumefreddo, bisogna trovare soluzioni alternative. Cosa che era stata già promessa dalla precedente amministrazione. Chi ha la possibilità di andarsene da questa città fa bene”.

“Buongiorno, io abito al quartiere Lombardo, sono le 10.30 e un filo d’acqua non è arrivato. Le autoclavi e i serbatoi sono vuoti o quasi. Ci sono residenti invalidi e malati”, scrive un altro cittadino. Tutti disagi che rendono necessario l’intervento del Centro operativo comunale, come hanno informato Comune e Amam.

Un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza acqua in attesa degli interventi strutturali

“La città è divisa in 77 microzone, erano sette quelle in cui l’acqua era 24 ore su 24. Oggi ce ne sono 31. Vuol dire che in 24 hanno ottenuto un beneficio che prima non avevano. Le altre no e ci arriveremo”, ha precisato tempo fa il primo cittadino. Su Tempostretto, dando la parola a sindaco e presidente, abbiamo spesso raccontato gli importanti progetti, con obiettivo 2026, che puntano a risolvere in modo strutturale l’eterna emergenza, ancora più acuta in estate. E, proprio per questo, risulta necessario che amministrazione comunale e Amam studino un piano straordinario, 12 mesi su 12, diretto a fronteggiare intanto le costanti emergenze dall’autunno 2023 a tutto il 2024.

L’ho già scritto nel gennaio 2023 e aggiungo che si potrebbero prevedere forme di rimborso per i disagi subiti: “Dall’acqua ai rifiuti, l’argomento centrale è l’aumento dei costi, in una stagione difficile per i cittadini sul piano dell’emergenza economica. E si combina con il tema fondamentale della qualità dei servizi. Fino a quando non sarà realizzato l‘obiettivo 2026 di una città con l’acqua 24 ore su 24, non sarà facile pretendere ogni attenzione da parte dei cittadini, fermo restando l’obbligo di pagare. Intanto quasi ogni giorno la nostra testata riceve segnalazioni di un disservizio o di un’emergenza idrica, spesso frutto di problemi trentennali”.

Di conseguenza, occorre una maggiore alleanza tra cittadini e istituzioni per affrontare l’emergenza. Non lasciamo che prevalgano sconforto e rabbia. Il tema dei servizi è centrale e il malessere aumenta quando i cittadini non si sentono ascoltati a sufficienza.

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10 commenti

  1. piano di emergenza questo sconosciuto. La presidente dell’AMAM dovrebbe dimettersi, esistono i gruppi elettrogeni di cui l’amam dovrebbe essere dotata per fronteggiare questi blackout, se la presidente non è capace a redigere un piano di emergenza si dimetta perchè ormai l’emergenza è diventata normalità. Ricordo poi che uno dei punti del programma di de luca era l’affrancamento dal fiumefreddo, realizzando dei pozzi su messina, tutto rimasto sulla carta

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  2. E ci vogliono fare pagare pure di più, privatizzandola…

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  3. Nonostante i proclami di questa è della precedente amministrazione di acqua h24,in centro sul Viale San Martino ove abito l’erogazione dell’acqua con scarsa pressione viene interrotta alle 12!!! Dieci anni fa durava fino alle 15-16 con buona pressione!!!
    A dicembre ricevevo raccomandata con intimazione a pagare fattura di novembre che avevo saldato almeno dieci giorni prima della sua scadenza ( che spreco di soldi pubblici).
    Continuano ad essere emesse fatture di conguaglio con palesi errori ma nonostante le mie Pec e segnalazione non si riesce ad ottenere risposta.Ad Orto Liuzzo ove ho residenza estiva e dove pago regolarmente tari ed acqua no ho potuto usufruire del servizio idrico e per stare venti giorni ho dovuto riempire i serbatoi con un autobotte da me pagata!!!Chiedo al sindaco invece di fare proclami di intervenire sull’ incompetenza di questi amministratori (spero anche se sono stati nominati da loro)sennò giustifica chi a Messina non paga Tari e Amam!

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  4. Ma perché “fermo restando l’obbligo di pagare”?
    Cosa ha questo caso di diverso rispetto a tutti quelli per i quali è stato concesso il rimborso per disservizio?

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    1. Gentilissimo,

      in effetti si dovrebbe studiare una forma di rimborso, slegata ovviamente dall’obbligo a cui mi riferivo. Grazie per l’attenzione

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  5. BEN DETTO direttore….. stavolta NIENTE da contestarle ,perché è ineccepibile ciò che ha scritto…..,intanto preciso anche io che l’ erogazione non è stata ridotta, bensì è mancata direttamente l’ acqua 😱, quindi se non avessi avuto il serbatoio sarebbe stata una domenica senza neanche un goccio d’acqua 😤😡……se non avessimo TEMPOSTRETTO che ci aiuta🤩, facendo da tramite con le segnalazioni, le nostre difficoltà di comunicazione con il centralino Amam non avrebbero il riscontro dovuto😖, viste le innumerevoli telefonate fatte a vuoto 😤…… basta vedere i tabulati per accertare ciò che diciamo se non basta la nostra parola su questa testata ,visto che hanno il coraggio di dire proprio
    a voi nelle loro interviste che il centralino risponde alle esigenze dei cittadini e un numero( del cellulare )in particolare è H24😳( ma quando mai)….. Paghiamo caro un servizio carente,in certi tratti assente proprio,con l’ aggravante dei costi raddoppiati per famiglia in quanto utilizziamo più corrente elettrica per fare funzionare i serbatoi per l’ approvigionamento dell’ acqua……A pensarci
    bene 🤔 dovrebbero essere pure loro a pagare per i continui disservizi che subiamo,perché diciamocelo chiaramente che nonostante ci manchi l’ acqua, il prezzo da pagare in bolletta non ha scontistiche per sopperire alle mancanze idriche, anzi ci sono più spese varie a destra e manca…. così come noi veniamo tassati persino sul ritardo del pagamento bollettino, spesso non dovuto a noi ,ma a ritardi di consegna ,lo stesso si dovrebbe fare con l’ Amam, in quanto, ora ci avvisa quando ci sono guasti ,ma prima, ci toglieva l’ acqua ,senza neanche sapere il perché, e senza che ci fosse di mezzo un guasto🤔.

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  6. Siamo schiavi di quattro incompetenti, devono finire di assetarci.

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  7. siete semplicemente inetti

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  8. Per una voltura da utente a a utente b circa 200 euro, bolletta due mesi persona singola 58 euro con circa 70 voci di causale, questo massacro dei cittadini per un servizio primordiale deve finire, intervenga chi deve intervenire, e il sindaco, gentilmente, dica la sua, ora che l’unico problema di Messina, la movida, e’ finito. La gente e’ massacrata e umiliata nell’assoluto silenzio. Luigi raffaele

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  9. Sono passati anni dal famoso blackout che ha tenuto la città senz’acqua per 20 giorni, e ancora si parla di piani di emergenza.
    Una città in caduta libera senza futuro senza prospettive

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