Cronaca

Storia di un progetto negato. Nicola: “Il mio ristorante a settembre non riaprirà” VIDEO

Una vicenda che inizia nel 2019. Una richiesta di parere per installare una struttura esterna per ampliare l’attività di un ristorante. Siamo nella parte bassa di viale San Martino, il proprietario del ristorante Il Datterino aveva presentato un progetto per collocare di fronte al suo locale una pedana metallica con una struttura amovibile in alluminio e lastre di cristallo. Ma si è visto bocciare il suo progetto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali perché «dal punto di vista paesaggistico, della tutela e riqualificazione del centro urbano si configura per dimensione e caratteristiche come elemento detrattore che sottrae percezione ed uso dello spazio pubblico». 

Nicola Giannetto, imprenditore che su questa attività di ristorazione in pieno centro città aveva deciso di investire, oggi è stanco. Ha deciso che il ristorante si traferirà sulla litoranea per il periodo estivo, ma poi a settembre chiuderà battenti. In questi giorni in cui in città il dibattito si è diviso su un’altra struttura simile realizzata a due passi da piazza Cairoli, lui continua a chiedersi perché a Messina è così difficile riuscire a realizzare dei progetti. E’ deluso e demotivato, ha altre attività e dunque non teme per il suo futuro. Ma per quello dei 30 dipendenti che nel ristorante di via Tommaso Cannizzaro lavorano e che resteranno disoccupati.

Per realizzare un dehors all’esterno aveva deciso di mettere in campo anche un buon investimento economico. Avrebbe avuto la possibilità di avere più spazio e più coperti, che in questo periodo di Coronavirus e distanziamento sociale sarebbero stati ancora più utili. Aveva anche programmato nuove assunzioni collegate a questo ampliamento. Ma ancora una volta le maglie della burocrazia lo hanno imbrigliato e lui dopo due anni di battaglie ha deciso di mollare la presa.

Una battaglia che da sempre cerca di portare avanti il consigliere comunale di Sicilia Futura Nino Interdonato e che ha coinvolto l’intero consiglio. Gli scontri con la Soprintendenza sono stati tanti e a volte duri. Da quando il Comune ha modificato il regolamento per l’assegnazione del suolo pubblico in tanti hanno provato a beneficiare delle modifiche fatte proprio per incentivare e aiutare chi vuole fare sana imprenditoria a Messina in questo settore. Nicola Giannetto era stato uno dei primi. Ma quel parere negativo ha bloccato un progetto di crescita che adesso rischia di trasformarsi nell’ennesima saracinesca che si abbassa.