Coronavirus a Messina, il commercio ha bisogno di aiuto. Proposte e impegno

Coronavirus a Messina, il commercio ha bisogno di aiuto. Proposte e impegno

Francesca Stornante

Coronavirus a Messina, il commercio ha bisogno di aiuto. Proposte e impegno

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venerdì 15 Maggio 2020 - 08:00

I consiglieri comunali si sono riuniti in via telematica con i rappresentanti delle associazioni di commercianti e imprese. La priorità è la ripartenza

Aiutare le imprese messinesi a ripartire dopo due mesi di emergenza Coronavirus. Adesso dev’essere questa la priorità a Messina. Un tessuto economico che si fonda per lo più su piccole e medie imprese che hanno bisogno non solo di riaprire i battenti ma di misure che possano agevolare questa nuova fase che è ormai alle porte. E’ stato questo l’argomento al centro di una seduta online che ieri pomeriggio ha riunito le commissioni Bilancio e Commercio del consiglio comunale, presiedute dai consiglieri Massimo Rizzo e Giovanni Scavello. Un lungo confronto con le associazioni di categoria per capire cosa serve a commercianti, piccoli imprenditori, ristoratori, bar, locali e a tutte quelle realtà che rappresentano la linfa economica di Messina.

I timori

Tante le idee e le proposte, tante però anche le preoccupazioni. Perché, oltre al dibattito sulle misure di sostegno, c’è anche il fronte caldo di prescrizioni e protocolli stilati in questi giorni per le varie attività che non fanno dormire sonni tranquilli. Alberto Palella, presidente di Confesercenti, lo ha detto a chiare lettere: «Il 50% di bar e ristoranti non riaprirà il 18 maggio perché non riusciranno a rispettare quelle prescrizioni». Tra queste c’è soprattutto il limite imposto a locali, bar, ristoranti che dovranno ridurre drasticamente i loro posti all’interno e riorganizzare gli spazi per assicurare il distanziamento sociale. In quest’ottica la richiesta delle associazioni di categoria è che il Comune sblocchi il più velocemente possibile le procedure per l’assegnazione del suolo pubblico. Perché per molti la possibilità di ripartire passerà solo dall’avere maggiori spazi all’esterno e in questa direzione anche il Governo ha dato indicazioni specifiche che il Comune dovrà attuare nel minor tempo possibile. 

I protocolli

A proposito dei protocolli che dettano tutte le regole che le attività dovranno rispettare, c’è stata un’altra richiesta precisa. Palella, a nome anche delle altre associazioni, ha chiesto ai consiglieri comunali un impegno concreto, attraverso anche i deputati regionali e nazionali di riferimento, interventi politici proprio sui protocolli. «Sono una spada di Damocle, sono insostenibili. Abbiamo chiuso, abbiamo rispettato le regole. Ma adesso la Sicilia, che ha contaminazione quasi pari a 0, potrebbe valutare strade diverse. Facciamo dei protocolli che siano sostenibili e snelli».

Un punto che era stato duramente contestato anche dal consigliere di Sicilia Futura Piero La Tona, preoccupato anche della possibilità che amministratori regionali o locali inaspriscano ulteriormente delle misure già considerate troppo limitative. Dunque massimo appoggio dei consiglieri su questo fronte, tanto che già nei prossimi giorni potrebbe nascere un documento condiviso per proporre nuove linee guida da seguire, sempre ovviamente rispettando le misure anti Covid.

Quali aiuti

Durante la seduta, oltre a Confesercenti c’erano anche i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato e PMI Sicilia. Hanno illustrato ai consiglieri la piattaforma già presentata al sindaco Cateno De Luca. Nove punti su cui basare gli aiuti comunali alle imprese. Palella, insieme a Benny Bonaffini, Carmelo Picciotto, Alessandro Allegra e Lino Santoro Amante hanno spiegato i nove punti, dalla creazione di un fondo a sostegno all’esenzione di tasse e tributi, passando per il credito di imposta. Hanno spiegato che il sindaco De Luca, con cui si sono già incontrati, ha parlato della possibilità di 10 milioni di euro da investire su questo fronte, che si andrebbero così a sommare alle altre somme che Governo e Regione hanno promesso di mettere sul piatto. Quindi adesso per i consiglieri di Palazzo Zanca è fondamentale capire quante risorse effettivamente il Comune può impegnare e disegnare insieme all’amministrazione le misure da attivare.

Dalle associazioni di categoria un appello unitario: «Bisogna fare squadra, unire le forze, evitare polemiche. Non abbandonate il commercio di questa città, trasformiamo l’emergenza in opportunità» ha detto Carmelo Picciotto.

Il dibattito si è concentrato sui punti di questo documento, i consiglieri hanno cercato di capire in che modo per esempio attivare il fondo a sostegno delle imprese, quali requisiti inserire, come distribuire le risorse che saranno disponibili. Hanno però anche valutato il fatto che qualunque misura dovrà essere organizzata e valutata tenendo presenti anche gli interventi statali e regionali. Ovviamente discutendo con l’amministrazione De Luca i passi da compiere a livello comunale.

L’impegno c’è, lo hanno dichiarato tutti a gran voce. Per questo torneranno a discutere per costruire insieme il percorso che potrà essere più giusto per dare aiuti veri a chi sta cercando di rimettersi in piedi.

Francesca Stornante

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