In alcuni istituti menù poco graditi e pietanze fredde, il dirigente del dipartimento Salvatore De Francesco rassicura: «Tutto risolto». Il responsabile de “La Cascina” precisa: «Non fate di tutta l’erba un fascio, nella maggior parte delle scuole sono tutti soddisfatti»
Gli esami di riparazione sembrano, almeno per il momento, aver dato buon esito. Il paragone utilizzato calza a pennello, perché la vicenda in questione riguarda la gestione del servizio mensa per le scuole materne, elementari e superiori, affidato alla Cascina Global Service Srl, (vedi articoli correlati in basso) con un ribasso del 20,20%, rispetto all’importo a base d’asta di 3.425.312 euro. Ribasso che era stato già considerato “anomalo” dagli uffici di Palazzo Zanca: su tali basi infatti ogni pasto costerebbe appena tre euro.
Ma andiamo oltre. L’articolo prende spunto dalle segnalazioni inoltrate alla nostra redazione dalle mamme di alcuni studenti delle scuole Vann’antò (Villa Lina) e Foscolo-Battisti, che hanno manifestato anche ai dirigenti scolastici le lamentele “raccolte” dai propri figli. In primis per la scelta del menù, deciso ad inizio anno sulla base di determinati criteri alimentari ma con pietanze che hanno poco soddisfatto il palato dei giovani “clienti”. In talune circostanze poi, secondo quanto segnalato, i cibi non sarebbero stati serviti ad un’adeguata temperatura e la qualità dei prodotti non è stata apprezzata. Disguidi che tuttavia, è giusto ribadirlo, hanno riguardato solo alcuni istituti, dove però si è ritenuto necessario effettuare una verifica più approfondita. Anche noi abbiamo deciso di fare qualche “controllo” ascoltando tutti i soggetti interessati, presidi, amministrazione comunale e responsabili de La Cascina.
«Nei giorni scorsi – afferma la preside dell’istituto Vann’antò Giovanna De Francesco, che della questione ha interessato anche i consiglieri del V quartiere – abbiamo avuto degli incontri con il dirigente Salvatore De Francesco e con la Medicina Scolastica dell’Asp, che ha effettuato una verifica approfondita sulla gestione del servizio. I bambini non gradivano la tipologia di pietanze servite – forse anche perché poco “allettanti” all’aspetto – e nel caso dei ragazzini delle scuole medie, più grandi e particolarmente affamati, la quantità non sempre riusciva a soddisfarne gli appetiti. Gli incontri hanno però dato esito positivo, perché i problemi al 90% sono stati risolti». Sulla stessa linea anche il dirigente scolastico della Foscolo-Battisti, Filippo Canale: «Abbiamo contattato i responsabili de La Cascina spiegando loro i problemi che ci sono stati segnalati dai genitori: anche in questo caso piatti non troppo graditi, sia come tipologia che come qualità, ma soprattutto – aggiunge il dirigente – le pietanze messe in tavola per i ragazzini delle medie che iniziano a pranzare alle 13.30, spesso erano fredde. Forse perché i contenitori in cui venivano trasportate non permettevano che rimanessero tiepide. In più il martedì ed il giovedì, giorno in cui rimangono alla mensa anche i bambini di I e II elementare, il personale (3 unità ndr) era insufficiente e dovevano dare una mano i professori. La situazione ora è migliorata, ma facendo un paragone – afferma il preside su nostra sollecitazione – l’anno scorso andava meglio».
Come detto, per “par condicio”, abbiamo contattato anche amministrazione e responsabili della ditta, che a dispetto dei reclami si dicono piuttosto soddisfatti del servizio finora fornito. «Nulla di preoccupante, tutto rientrato – ci spiega il dirigente De Francesco con estrema tranquillità – Abbiamo avuto degli incontri con i responsabili della Medicina scolastica, qualcuno si è lamentato che la carne fosse troppo dura, ma per il resto tutto ok, potete anche venire qui al Palacultura (sede del dipartimento ndr) per vedere i verbali che abbiamo sottoscritto». Dichiarazioni all’insegna della trasparenza quelle del rappresentante di Palazzo Zanca, che inconsapevolmente aggiunge però all’elenco una lamentela a noi non pervenuta, quella appunto sulla consistenza della carne: problema forse riscontrato in qualche altra scuola?
La parola passa infine alla vera “protagonista”, La Cascina Global Service: ad intervenire il responsabile del servizio il sig. Veneziano: «Chi non opera nel settore non conosce i meccanismi che regolano un servizio fornito su larga scala. Innanzitutto non è possibile fare una diversificazione di menù per ogni singola scuola, anche perché anche in questo caso ci sono delle tabelle alimentari da rispettare. Per quanto riguarda le quantità, il capitolato ci impone una certa grammatura, mentre per le temperature posso assicurare che i cibi vengono trasportati in contenitori che mantengono i 68 gradi, come previsto dalla normativa. Abbiamo preso atto dei problemi segnalati cercando di risolverli il prima possibile, nel caso della Foscolo-Battisti abbiamo aggiunto un’altra unità di personale per le giornate di martedì e giovedì. Il servizio si sta svolgendo bene, nella maggior parte delle scuole, alunni professore e figli sono più che soddisfatti. Non si può generalizzare». Insomma, in gergo scolastico, “l’alunno si impegna ma potrebbe fare di più…”. I responsabili de La Cascina per il momento ottengono una giudizio sufficiente ma con riserva. (E. De Pasquale)
