Due nuclei familiari nella scuola elementare cap. Traina di villaggio Santo. Minutoli del III Quartiere: «Nessuna concertazione con noi!». Soddisfatto il sindaco: «Si concretizza un impegno verso la soluzione di un problema incancrenito nel tempo»
Una no stop di oltre undici ore che sta per completarsi. Gli ultimi camion stanno per raggiungere l’ex scuola elementare cap. Traina di villaggio Santo, a Bordonaro, che ospiterà due nuclei familiari rom. Il campo di San Raineri sarà a quel punto completamente sgombro e si potrà procedere con l’immediata demolizione delle baracche. Soddisfatto il sindaco Giuseppe Buzzanca, che stamani ha effettuato un sopralluogo nella zona falcata. «La Giunta ha valutato attentamente i nuovi insediamenti abitativi dove sono stati trasferiti gli abitanti di San Raineri – ha dichiarato – nella logica di un processo di accoglienza ed integrazione che l’Amministrazione comunale ha voluto perseguire. E’ una tappa importante per Messina che concretizza un impegno dell’Amministrazione verso la soluzione di un problema incancrenito dal tempo e che non trovava via d’uscita da decenni. E’ una tappa ma non un traguardo di quel cammino che abbiamo intrapreso ad inizio del nostro insediamento per il recupero del waterfront, ma soprattutto lavorando per superare il dramma del risanamento che ha angosciato intere generazioni, e conosce oggi momenti di svolta che lasciano presagire la possibilità di liberarsi finalmente della baraccopoli messinese. Per completare il risanamento di concerto con l’Iacp – ha aggiunto Buzzanca – sarà oltremodo necessario, oggi più che mai, l’apporto dell’intera deputazione messinese per poter disporre di tutte le risorse disponibili per lo sbaraccamento e per dare così risposte alla città».
Ma non mancano i malumori per quanto sta succedendo in città. A Bordonaro, in particolare, ci sarebbero stati lanci di pietre contro la scuola che ospiterà i rom e i cittadini della zona non sembrano entusiasti dell’arrivo dei nuovi vicini di casa. Polemico Massimiliano Minutoli, consigliere Udc della III Circoscrizione. «Non si riesce più a capire – afferma – in che maniera si svolgono le operazioni -tattiche- di questa amministrazione. Dalla sera alla mattina decisioni importanti, e non concertate con l’organo decentrato, dimostrano la mancanza di comunicazione tra gli uffici comunali. Il trasferimento delle famiglie rom, anche se per un periodo temporaneo, presso l’ex scuola elementare cap. Traina del villaggio Santo, non è stato concertato con la circoscrizione. Nulla contro i rom, poteva trattarsi anche di semplici famiglie di italiani, ma certe decisioni dovevano essere discusse con l’organo decentrato. Fatti come questo dimostrano, con carte alla mano, che il decentramento non è entrato in vigore. Oggi, con il trasferimento delle famiglie rom nelle varie strutture cittadine, il consiglio di circoscrizione non ha potere decisionale. Poichè i cittadini devono essere resi edotti sui fatti, è bene che si sappia ciò che accade ad insaputa delle circoscrizioni. Pertanto, personalmente ritengo che necessita assolutissimamente rivedere lo stato dell’attuazione del decentramento al fine di meglio gestire, democraticamente, la cosa pubblica!».
