Risanamento, Rao scrive al governatore Lombardo e batte cassa alla Regione

Risanamento, Rao scrive al governatore Lombardo e batte cassa alla Regione

Risanamento, Rao scrive al governatore Lombardo e batte cassa alla Regione

martedì 17 Maggio 2011 - 12:19

L’assessore comunale torna a sollecitare risorse finanziarie regionali per il risanamento delle aree degradate del territorio

L’assessore comunale al risanamento, Pippo Rao(nella foto), prende carta e penna e scrive al presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, per sollecitare risorse finanziarie regionali per il risanamento delle aree degradate del territorio di Messina. L’esponete della giunta Buzzanca, nella sua nota, fa riferimento a quanto già evidenziato il 18 agosto scorso a proposito di quanto «previsto dal Protocollo di intesa per l’attuazione delle previsioni legislative volte alla costruzione o all’acquisto di alloggi ed alla realizzazione delle relative opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché di centri sociali polifunzionali, delle aree degradate di Messina, sottoscritto il 21 gennaio 2008 tra il prefetto di Messina, Francesco Alecci, l’assessore regionale ai lavori pubblici, il commissario straordinario del Comune, il presidente dell’IACP di Messina ed il dirigente generale del dipartimento regionale lavori pubblici pro-tempore».

Rao, oggi, nel richiedere un «riscontro sia formale che sostanziale» a quella lettera, evidenzia nella sua nota «di ritenere che tra i beni relazionali fosse compresa anche la cortesia della risposta. Evidentemente, in questo caso, mi sono sbagliato. Risponda, almeno, signor Presidente alla Città ed alla deputazione che la rappresenta all’Ars, fornendo notizie sull’accoglimento dell’ordine del giorno sottoscritto da otto parlamentari messinesi – primo firmatario l’on. Antonino Beninati – espressione di tutte le forze politiche avente per oggetto l’erogazione di fondi per il risanamento delle zone degradate della città di Messina (L.R. 10/90 e s.m.i.). La definizione deludente dell’ultimo Bilancio di previsione – scrive ancora Rao – e l’esame tumultuoso che ne è seguito, a causa di una forte contrapposizione politica e delle numerose proposte finalizzate a perseguire risultati che poco hanno a che vedere con l’interesse pubblico generale e molto con quello delle clientele personali, non hanno consentito nemmeno che l’Assemblea si pronunciasse con voto sugli ordini del giorno presentati. Il rischio è, pertanto, che per mera distrazione anche quello fondamentale per la comunità di Messina segua la sorte di tutti gli altri: il dimenticatoio! La mia non è solo la preoccupazione di un Assessore pro-tempore responsabile nei confronti della sua Città, ma anche un modo per richiamare la necessità che la Sicilia esca da un tunnel di mali relazionali, incentivando la fiducia nelle Istituzioni, che solo può rappresentare uno strumento atto a favorire processi di legalità e di sviluppo».

«La fiducia nelle Istituzioni, Signor Presidente – conclude Rao – passa anche da gesti semplici e lineari come quello di una risposta, atto dovuto». Come si ricorderà, nell’agosto del 2010, nella sua nota, Rao aveva già lamentato che «non per tutti gli interventi inseriti nei crono programmi è stata prevista la necessaria copertura finanziaria del Bilancio regionale, né risultano impegnate le somme per l’acquisto di alloggi di cui ai relativi bandi a suo tempo emanati dall’Amministrazione comunale».

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